Fini è in campagna elettorale: "Il Cav delegittima i magistrati"

Il voto della prossima settimana spaventa i vertici di Futuro e Libertà. Il presidente della Camera: "Le elezioni sono sempre importanti ed è evidente che scegliere un buon sindaco o un buon presidente della Provincia è importante. C’è un rilievo politico ma queste rimangono elezioni amministrative". Poi la bacchettata a Berlusconi: "Chi riveste cariche istituzionali si deve rendere conto dell’errore enorme che compie ogni volta che delegittima la magistratura". Capezzone: "Strano che quest'anno faccia campagna elettorale". Quando Fini diceva: "Il presidente della Camera non fa mai campagna elettorale"

Fini è in campagna elettorale: 
"Il Cav delegittima i magistrati"

Il presidente della Camera è in campagna elettorale. La tornata elettorale della prossima settimana spaventa Gianfranco Fini e i vertici del Fli: il primo battesimo del fuoco potrebbe trasformarsi in un funerale che manderebbe in mille pezzi la pattuglia futurista, già divisa in correnti ben distinte. Tra falchi e colombe l'ex leader di An sceglie i primi e spara ad alzo zero contro il suo ex alleato Silvio Berlusconi.

"Non posso accettare che il presidente del Consiglio si scagli contro i magistrati delegittimando il corpo giudiziario", ha detto Fini a Cagliari per sostenere il candidato sindaco Fli Ignazio Artizzu parlando in un albergo della città in occasione della presentazione del suo libro "L’Italia che vorrei". "Chi riveste cariche istituzionali si deve rendere conto dell’errore enorme che compie ogni volta che delegittima la magistratura", ha proseguito ricordando che domani è prevista una cerimonia solenne al Quirinale, in occasione dell’anniversario della morte di Aldo Moro, per commemorare le vittime del terrorismo tra cui diversi magistrati.

Il presidente della Camera ha messo in evidenza che comunque "bisogna riformare la giustizia", ma ha anche rimarcato come "il simbolo della giustizia è la bilancia e quindi bisogna avere grande tensione a garantire l’equilibrio". "Ogni cittadino - ha aggiunto il presidente della Camera - è innocente fino al Terzo Grado di giudizio ma occorre fare attenzione garantendo l’imputato e dimenticando che c’è una parte lesa". Poi Fini è tornato subito alla campagna elettorale: "la parola legalità è scomparsa dal vocabolario politico del centrodestra - ha proseguito -. Legalità, ha aggiunto, è qualcosa di più impegnativo della sicurezza: è un abito mentale vuol dire rispetto per chi lavora, per la forza dell’esempio e per le istituzioni. Ogni volta che si reclama un diritto si deve anche essere pronti a un dovere".

Il voto della prossima settimana terrorizza i finiani. "Le elezioni sono sempre importanti ed è evidente che scegliere un buon sindaco o un buon presidente della Provincia è importante in primo luogo per i cittadini. Poi, per il fatto che si va al voto in alcune grandi città, c’è un rilievo politico ma a mio modo di vedere queste rimangono elezioni amministrative". Lo ha detto il presidente della Camera Gianfranco Fini a Cagliari per sostenere il candidato sindaco di Fli Ignazio Artizzu. Fini è arrivato in città intorno alle 9 e alle 9.30 assieme ad Artizzu, ha visitato in piazza del Carmine uno stand della Croce Rossa, dove ha assistito a una esercitazione su tecniche di rianimazione. Poi il presidente della Camera si è concesso un giro tra le bancarelle di Antiquari nella piazza fermandosi a chiacchierare con i cittadini, stringendo mani e firmando "santini elettorali".

"Come diceva un celebre volto della tv, la domanda nasce spontanea: come mai un anno fa, quando avrebbe dovuto sostenere i candidati e le liste del Pdl, Gianfranco Fini si rifiutava di partecipare a manifestazioni elettorali o politico-elettorali, mentre adesso, quando si tratta di puntellare le (peraltro già traballanti) liste di

Fli, il presidente della Camera non ha le stesse remore e gli stessi scrupoli di un anno fa? Curioso doppiopesismo.." Lo ha sottolineato il portavoce del Pdl Daniele Capezzone in seguito alle dichiarazioni di Fini. 

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