da Milano
Risultati positivi per Finmeccanica nel 2007, con ricavi che salgono dell'8% a 13,4 miliardi di euro e un risultato operativo (ebit) che schizza del 19%, a 1,08 miliardi di euro. L'utile netto scende del 49%, per effetto di operazioni straordinarie, che hanno influenzato anche il risultato dello scorso anno. Si passa da 1 miliardo di euro a 429 milioni di euro. In realtà l'utile netto relativo alla gestione industriale è migliorato di quasi il 50%, dai 337 milioni del 2006 a 521 milioni del 2007. La diminuzione dell'utile netto non impedisce al cda della società guidata da Pier Francesco Guarguaglini di proporre alla assemblea, che si svolgerà il 5-6 giugno, un dividendo di 41 centesimi per azione, in aumento del 17% rispetto al 2006.
Positivo anche il ritorno sull'investimento che va al 18,9% rispetto al 17,7% del 2006. Sia pur lentamente, cresce anche la redditività percentuale, giunta al 7,8%, anche se ci sono margini di miglioramento.
Migliora la raccolta ordini, che aumenta del 14%, salendo a 17,9 miliardi di euro, mentre il portafoglio ordini, che ammonta a 39,3 miliardi di euro, è pari a tre anni di produzione.
Aumenta pure l'indebitamento, a 1,16 miliardi di euro rispetto agli 858 milioni di fine 2006, peraltro restando a livelli molto prudenti, 21% del patrimonio netto consolidato. Diminuisce il cash flow operativo, che scende da 506 a 375 milioni per effetto dei maggiori investimenti. Finmeccanica quindi prosegue la sua corsa, come confermano le linee guida sui risultati attesi per il 2008.
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