«A Raidue sono tutti belli, guardate Cattelan, De Martino, la D'Amico, Milo Infante. Così mi sono aggiunto pure io... Peccato che chi va su quel canale muore subito». Scherza come un matto Fiorello in una conferenza stampa che si trasforma in un varietà, con tanto di giro in moto «live» per le strade di Roma, per presentare ufficialmente Viva Rai2!, il «mattutin show» (pregasi evitare l'inglese «morning show») in onda da lunedì prossimo dalle 7,15 alle 8. Uno sbarco che si è portato dietro uno strascico di polemiche su cui lo showman, tra una battuta e l'altra, non sorvola, ma risponde alle domande dei cronisti.
La questione - riassumiamo - era che i giornalisti del Tg1 si sono rifiutati di cedere il loro spazio di approfondimento delle otto del mattino al nuovo programma. E dunque il dirottamento su Raidue. «Abbiamo impiegato pochi minuti a decidere di andare sul secondo - ricorda Fiore - capisco perfettamente i giornalisti del Tg1, capisco che difendano i loro spazi, ma c'è modo e modo per farlo e il comunicato che hanno mandato in giro è stato poco elegante, con quella parola bruttissima sfregio. Bastava una telefonata, senza fare tutto quel casino, mi chiamavano e sistemavo tutto».
Questioni interne a parte, lo showman dopo le tre settimane di rodaggio su RaiPlay, si prepara ad aprire la sua edicola (riedizione aggiornata di quella che s'inventò su Sky) in un «glass», uno spazio a vetrata aperto in strada nella sede storica della radio di via Asiago. Un incrocio tra un bar e uno studio giornalistico da dove darà la sveglia agli italiani in modo allegro e divertente raccontando loro i fatti più importanti della giornata. E, come ha fatto vedere in queste prime tre settimane, tra il serio e il faceto, punterà il dito contro le storture, le ingiustizie e i mali d'Italia. Stoccate a destra, sinistra e centro senza schierarsi con nessuno. Ieri si è scagliato contro le promesse di aggiustare il territorio che arrivano dopo i disastri e che poi non si avverano mai. Perché si scherza e si ride, ma i giullari da sempre possono raccontare cose che altri non si permettono, come dire dagli schermi Rai di ritenere assurdo che la Rai trasmetta i Mondiali in Qatar, paese che non rispetta i diritti umani.
Ma proprio la libertà, pur sempre limitata alla sua buona educazione («Io non sono un pericolo pubblico - scherza - sono altri i comici ficcanti, io ficco poco»), potrà giocare un brutto scherzo ai colleghi del Tg1, che da lunedì prossimo se lo ritroveranno in diretta concorrenza. E se anche l'ad Carlo Fuortes ripete che c'è un grande gioco di squadra, che tutta la Rai si è spesa per Fiorello (tranne appunto dare retta al Tg1) e che in questo modo l'offerta è più completa con il primo canale dedito all'approfondimento serio e il secondo a quello leggero, non c'è dubbio che Fiore rosicchierà spettatori all'ammiraglia. E se mai dovesse fare più ascolti? «Ma se arriviamo al due per cento di share in una rete praticamente morta è già un miracolo - mette le mani avanti Rosario -. Ci sono più persone qui in conferenza adesso che alle sette sul secondo. Se facciamo il quattro prendo il posto di Fuortes, insomma il dieci per cento del Tg1 ce lo sogniamo». Si vedrà.
Intanto lo showman siciliano ha messo su una corposa compagnia di giro, come piace a lui. Accanto come spalla avrà - come si è visto su RaiPlay - Fabrizio Biggio, la metà de I soliti idioti (e in qualche modo si paleserà anche Francesco Mandelli). E poi, per la parte «giovane», Gabriele Vagnato, tiktoker da oltre 3,5 milioni di follower («Che Raidue se li sogna») e per quella molto adulta il pensionato Ruggiero Del Vecchio. Nel «glass» riescono a trovare posto pure un corpo di ballo diretto dal coreografo Luca Tommassini, la musicista Serena Ionta con il suo ukulele e la cantante Beatrice De Dominicis. Ogni giorno - per ben sei mesi - un ospite diverso, dai politici ai cantanti a vari artisti.
Lo show è anche un esperimento crossmediale: tv tradizionale, piattaforma streaming, social network e radio, sommando le esperienze con cui Rosario si è divertito e ha divertito il pubblico in questi anni. Viva Rai2! Infatti andrà in onda, oltre che su Rai 2 dal lunedì al venerdì, in simulcast su RadioTuttaItaliana, su RaiPlay e pure su Rai 1 (tanto per appianare la brutta figura) in replica in terza serata, cioè dopo Porta a porta.
«Praticamente dico buonanotte agli spettatori sul primo e dopo dieci minuti gli dico buongiorno sul secondo», ride. Nel weekend, replica alle 10.30 su Rai Radio 2. Previsto anche dalle 8 alle 8,30 E viva il videobox, spin off dove qualsiasi persona può andare (in uno spazio a via Asiago) per esibirsi. Ovviamente sarà registrato.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.