Firenze - Torna lo spettro della violenza sessuale, ma si rivela subito una bufala. Dopo il caso (poi sgonfiato nel giro di poche ore) dei carabinieri della Quadraro a Roma, a Firenze altri tre militari sono finiti nel registro degli indagati: una donna li accusava di averla violentata durante una perquisizione. L'iscrizione dei tre carabinieri nel registro degli indagati è un atto dovuto, la procura ha subito avviato i dovuti accertamenti sul dna che però sono risultati negati scagionando così i militari accusati. La donna aveva infatti indicato cinque carabinieri, che nel settembre scorso avevano perquisito l’abitazione del fidanzato.
La denuncia della donna Secondo il racconto della donna, gli abusi sarebbero avvenuti due volte: una mentre il fidanzato si trovava in un’altra stanza, un'altra durante il trasporto in caserma sull’auto dei militari. In passato la donna era stata arrestata nell’ambito di un’inchiesta in tema di spaccio. La procura di Firenze si è mossa subito effettuando i primi accertamenti sul dna dei tre militari indagati per violenza sessuale. La donna aveva, infatti, portato alcuni indumenti e un asciugamano su cui si sarebbero dovute trovare tracce della violenza. Dalle analisi su alcuni degli oggetti consegnati dalla donna sarebbe emerso un dna diverso da quello dei carabinieri indagati. Ora la procura di Firenze effettuerà altri approfondimentiper verificare la veridicità della denuncia della donna. Al momento, però, sembrerebbe una bufala. A pochi giorni dalla denuncia che ha colpito i carabinieri della caserma Quadraro a Roma e che, nel corso delle indagini, si è sgonfiata, a Firenze sembra profilarsi il rischio dell'emulazione. Solo l'esito degli accertamenti della procura potrà dimostrarlo.
A Roma non c'è stata violenza A Roma i militari non hanno, infatti, costretto né minacciato la ragazza madre di 32 anni dopo essere stata fermata per furto. La tesi degli inquirenti che indagano sulla vicenda, emersa in queste ore, apre un nuovo capitolo sul caso della presunta violenza sessuale avvenuta nella caserma dei carabinieri alla periferia della capitale una decina di giorni fa dove erano presenti le quattro persone coinvolte nelle accuse, i tre carabinieri e un vigile.
Ma se si esclude lo stupro, per i legali di alcuni degli indagati l’unica ipotesi da valutare, e che potrebbe configurarsi nel peggiore dei casi, è quella di un abuso di autorità da parte dei militari qualora le testimonianze dei quattro accusati dovessero coincidere in pieno. Questi ultimi hanno infatti negato che ci sia stata la violenza sessuale, ma le loro versioni contrastano con quelle della donna.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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