Le fondazioni dell'Acri sostengono il volontariato e la fondazione per il Sud

Risorse garantite per i prossimi cinque anni

Per i prossimi cinque anni, al di là degli andamenti del mercato finanziario che determinano gli utili delle Fondazioni di origine bancaria, queste ultime erogheranno ai Centri di servizio per il volontariato e alla Fondazione per il Sud risorse garantite e continuative. É questo il punto nodale dell'accordo firmato a Roma dall'Acri, l'associazione presieduta da Giuseppe Guzzetti che rappresenta collettivamente le Fondazioni, il Forum del Terzo Settore, CSVnet - Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato, Consulta Nazionale Permanente del Volontariato presso il Forum, Convol - Conferenza Permanente Presidenti Associazioni e Federazioni Nazionali di Volontariato, Consulta Nazionale dei Comitati di Gestione - Co.Ge.
In particolare, le Fondazioni assegneranno ogni anno per cinque anni: 24,4 milioni di euro alla Fondazione per il Sud, che dovrà utilizzare almeno 5 milioni per le Organizzazioni del volontariato del Mezzogiorno; 60 milioni di euro ai Centri di servizio per il volontariato, di cui una quota decrescente da 49 a 46 milioni utilizzabile dai Csv per i servizi, d'intesa con i Co.Ge, e il resto per la progettazione sociale.
Ai Centri di servizio per il volontariato le Fondazioni di origine bancaria, in base all'articolo 15 della legge 266/91, devono erogare 1/15 dei loro avanzi di esercizio (ovvero proventi meno spese di funzionamento) al netto della riserva obbligatoria (che serve a garantire, almeno in parte, la salvaguardia del valore del patrimonio della Fondazione dall'incidenza dell'inflazione) e della quota di risorse da destinare ai settori rilevanti (pari al 50% delle risorse per le erogazioni). Altro punto dell'intesa è la definizione di un sistema perequativo nazionale tra aree regionali.
«Con questo accordo per il prossimo quinquennio le risorse destinate ai Csv, alla Fondazione per il Sud e alla progettazione sociale delle Organizzazioni del volontariato, alle quali le nostre Fondazioni già destinano direttamente consistenti risorse, sono messe al riparo da eventuali fluttuazioni degli introiti», ha sottolineato il vicepresidente dell'Acri, Antonio Miglio che ha curato i termini dell'intesa.


Nella parte normativa l'accordo prevede inoltre: l'introduzione di un nuovo modello di ripartizione regionale dei fondi per i Csv (fondato su un ventaglio allargato di fattori, non solo demografici), l'attivazione di un sistema premiale attraverso cui sarà distribuita una quota pari al 10% dei fondi disponibili per i Csv; l'impegno a realizzare congiuntamente un'approfondita analisi del funzionamento dei sistemi regionali dei Co.Ge e dei Csv, volta a definire le loro specifiche competenze e a individuarne, attraverso modelli e standard quali/quantitativi di funzionamento, il fabbisogno finanziario.

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