La Regione Lombardia vuole il controllo di Trenord. Lo dice il governatore Attilio Fontana, che punta al 51 per cento della società che gestisce il trasporto ferroviario regionale. Attualmente Trenord è proprietà al 50 per cento di Trenitalia e al 50 per cento del Gruppo Fnm, di cui il Pirellone è azionista di maggioranza (il capitale azionario è in mano per il 57,57% a Regione Lombardia e per il 14,74% a Ferrovie dello Stato ).
«Una delle richieste che faremo al ministero - spiega Fontana all'Eco di Bergamo in un'intervista - è che le Ferrovie (che a propria volta controlla al 100% Trenitalia, ndr) ci cedano quell'uno per cento che ci permetta di avere la maggioranza e quindi il controllo di Trenord. Come Regione abbiamo investito 2 miliardi per comprare nuovi treni, loro non ci hanno messo un euro finora». Poi aggiunge, provando a spiegare le cause di ciò che non va nel trasporto regionale, molto frequentato ma spesso carico di disservizi: «Non sono contento di tutto quello che c'è intorno a Trenord. Per far funzionare il trasporto su ferro servono treni e binari: ne sono arrivati 88 nuovi ed entro un anno e mezzo, massimo due, saranno 220, ma se abbiamo ancora centinaia di chilometri a binario unico dove cavolo vogliamo andare?».
Il presidente lombardo ha anche annunciato l'intenzione di «decongestionare» la stazione Centrale con la creazione di una nuova stazione a disposizione dei pendolari. «Bisogna evitare - ha precisato - che tutto graviti su Milano e renderla comunque più accessibile su ogni fronte: quello delle infrastrutture ma anche della casa. Stiamo pensando a una nuova stazione, dove attestare parte del trasporto pendolari in connessione con la metropolitana per evitare di intasare il sistema intorno alla Centrale e investiremo molto sugli alloggi per studenti e sull'housing sociale».
Nell'intervista Fontana ha inoltre affrontato le sfide che lo aspettano dopo la conferma alla presidenza e ha affermato di vedere un futuro «bellissimo» per la Lombardia, ora che è entrato nel proprio secondo mandato. «Come vedo il futuro della Lombardia da qui? Lo vedo bellissimo - ha risposto -. Dopo la tragedia del Covid siamo ripartiti come solo noi sappiamo fare. Pochi giorni fa è arrivata la conferma dall'Ue: la nostra regione è quella che sta crescendo di più in Europa, più della Catalogna e del Baden-Württemberg.
Questo grazie ai cittadini e agli imprenditori che con tenacia e impegno sono capaci di superare ogni difficoltà, e magari anche a qualche nostra scelta politica che ha contribuito a dare ottimismo e far capire ai lombardi che non erano soli nel rischiare».
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