Roma - I ribelli vogliono stringere un patto con Mosley. Tutte le scuderie di Formula 1 riunite nella Fota, Ferrari compresa, si sono iscritte con riserva al Mondiale 2010. Lo rende noto la stessa associazione dei team. Al momento delle scuderie che stanno disputando il Mondiale, si è iscritta regolarmente solo la Williams che, rompendo la linea comune concordata, è stata temporaneamente sospesa dalla Fota. Ferrari, Renault, Toyota, Red Bull e Toro Rosso, contrarie ai nuovi regolamenti Fia,avevano comunicato nei giorni scorsi che non disputeranno il Mondiale 2010 se la Fia non apporterà delle modifiche. Oggi scade il termine per iscriversi.
Le motivazioni L’iscrizione dei team al prossimo campionato resta comunque condizionata all’applicazione, da parte della Fia, delle regole vigenti nel mondiale in corso, sulla base delle modifiche presentate dalla Fota e oggetto del braccio di ferro con Max Mosley. "Tutte le scuderie della Fota - si legge nel comunicato - hanno presentato oggi l’iscrizione condizionale per il campionato 2010. All’unanimità si è espressa per ulteriori azioni volte a ridurre sostanzialmente i costi nei prossimi tre anni, creando un sistema che preservi la competizione sul piano tecnoclogico e allo stesso tempo faciliti l’ingresso in F1 di nuove squadre. Queste misure sono in linea con quanto già deciso nel 2009 dalla Fota, con risparmi sui motori". I team si iscrivono a queste condizioni: 1) che il patto della concordia venga sottoscritto da tutti prima del prossimo 12 giugno. Il rinnovamento di questo accordo sarà a garanzia del futuro e assicurerà la stabilità; 2) Le norme del 2010 devono essere quelle già in vigore, salvo le modifiche apportate in conformità con le proposte fatte dalla Fota alla Fia.
Le altre squadre La scuderia Prodrive correrà il mondiale di formula 1 del 2010. Il team, presieduto da David Richards, ex manager di Benetton e Bar, è il quarto ad aver presentato alla Fia l’iscrizione per la prossima stagione dopo la Campos Meta 1, la Usf1 e la Williams. Per i team più piccoli la riduzione dei costi è stata invece la molla per fare il passo nel circus. "Confidiamo nel fatto che abbiamo l’opportunità di essere sia competitivi sia validi dal punto di vista commerciale. Come abbiamo sempre detto, noi non vogliamo essere in Formula 1 unicamente per fare numero" ha spiegato il presidente della Prodrive.
Richards ha sottolineato che sulla decisione di entrare nel Circus ha pesato l’introduzione della Fia del tetto di spesa (circa 45 milioni di euro) per ciascuna scuderia che, in cambio, disporranno di maggiori libertà tecniche nello sviluppo delle monoposto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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