Centoventanni tutti in una mostra. Centoventanni in una festa della famiglia che, come sempre, coinvolgerà chi ha bimbi allasilo ma non solo. In un piccolo paese alle porte di Milano come Albairate lultima domenica di maggio ruota per tradizione attorno alla festa della Scuola materna Camussoni che ha visto crescere e trasformarsi un borgo agricolo di fine Ottocento in quello che oggi, meno poeticamente, viene definito un comune dellhinterland. Un piccolo evento che comincerà con la processione dei bimbi verso la parrocchia del paese, proseguirà con la santa messa celebrata da Don Claudio e si concluderà nel giardino dellasilo con pranzo, festa e recita «dirette» da suor Gioia e dalle maestre.
Ma torniamo alla mostra che verrà allestita nei locali della scuola materna. Un mondo fa. Un salto indietro di oltre un secolo che suscita tenerezza nei ricordi sbiaditi delle foto in bianco e nero. Lavoro di archivio complicato fatto con scritti dellepoca, documenti, testimonianze e racconti tramandati dagli anziani del paese. Raccolto in una pubblicazione in occasione del centenario dellIstituto e che, almeno in parte e in molte immagini, verrà riproposto tra due domeniche agli ospiti della festa della famiglia. Si comincia nel maggio del 1889 con lavviso di concorso della Congregazione di Carità per un posto di maestra. É in pratica la fondazione dellasilo che il 16 maggio viene festeggiata alla presenza delle autorità con tanto di pesca di beneficenza e albero della cuccagna. Il 6 giugno ad accogliere i primi 44 bimbi nelle due aule della scuola dinfanzia di Albairate in piazza Garibaldi cè la direttrice Teresa Moscatelli a cui viene dato uno stipendio di 550 lire lanno, vitto alloggio compresi. Poi entra in scena la figura di Don Giuseppe Cortellezzi che arriva ad Albairate nellottobre del 1896. Il parroco riorganizza la confraternita e risana finanze e locali dellistituto diventati insalubri e inospitali. Cambia la sede. Lasilo si trasferisce in via Roma (dovè tuttora) e vengono inaugurati anche un refettorio e due sale di lavoro femminili. Nel 1903 dal Cottolengo di Torino arrivano le suore: suor Emilia, suor Maria e suor Agostina. La loro missione è quella di educare i bimbi ma anche attendere al laboratorio, un luogo di ritrovo dove le ragazze imparano a lavorare con ago e filo e le giovani albairatesi che si preparano alle nozze si ricamano la dote. Nei primi del Novecento lasilo diventa anche oratorio femminile e sede della gioventù di Azione Cattolica che una volta la settimana organizza le «adunanze», incontri frequentatissimi su temi religiosi ed educativi. Ma non solo bimbi e giovani donne. Nata per dar aiuto alle famiglie più povere del paese negli anni la scuola materna dà conforto anche ai bisognosi ospitando e sfamando ultimi e accattoni.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.