Ricordate la legge Bacchelli? quella che prevede il vitalizio per i cittadini che si sono distinti nel mondo della cultura, dell’arte, dello sport, dello spettacolo e che si ritrovano senza soldi dopo una vita spesa a far divertire gli altri? Ecco, l’étoile in pensione Carla Fracci ne propone una sua personalissima versione riveduta e corretta. La ballerina italiana più famosa del dopoguerra non aspira a una casa di ringhiera sui Navigli in stile Alda Merini, ricca di testimonianze e povera di lusso.
Carla Fracci, che non ha certo problemi a mettere insieme il pranzo con la cena e neppure ad arrivare a fine mese, chiede uno sconto sull’affitto per la casa di via della Spiga in cui vive con il marito, il maestro Beppe Menegatti. Appartamento di 187 metri quadrati che è di proprietà del Pio Albergo Trivulzio, l’ente pubblico destinato ad assistere gli anziani in difficoltà e il cui patrimonio immobiliare, frutto di generose donazioni, serve proprio a raccogliere fondi per la causa. La Fracci paga un affitto consistente per le tasche dei più, e cioè 53 mila euro l’anno. Ma l’appartamento è nel cuore del Quadrilatero, tempio del lusso milanese, e così il Pio Albergo Trivulzio ha proposto alla stella della danza un aumento del canone.
La coppia di artisti non l’ha presa benissimo. E anzi Carla Fracci e gentile consorte non escludono di lasciare non solo l’appartamento ricco dei cimeli di tutta una vita, ma anche la città.
L’obiettivo sarebbe trasferirsi armi, bagagli e tutù nella Capitale, ritenuta più comprensiva verso le stelle in cerca di un’adeguata sistemazione upper class ma il più possibile cheap. E così addio Milano, casa di lusso a prezzi di saldo cercasi a Roma.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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