É uno dei primi verdetti del mondiale Sudafrica: Francia eliminata. Svergognata la sua esibizione, cominciata malissimo, e finita con la seconda sconfitta per mano dei padroni di casa. Il discusso ct ha concluso così una chiacchierata carriera. Nessuno ne riconosceva il carisma e le capacità tecniche, nessuno lo voleva al timone eppure è rimasto al suo posto anche dopo la sceneggiata di Berlino e la perdita della finale, ai rigori, contro l'Italia.
Per la prima volta è dovuto intervenire il presidente della Repubblica, Sarkosy , per stroncare con un giudizio definitivo la figuraccia che la nazionale di Francia stava mettendo sulle spalle dell'intero paese. L'insulto di Anelka finito sui giornali, la successione "squalifica" decisa dalla federcalcio, l'ammutinamento del gruppo, la lettura di un comunicato dei calciatori, la lite pubblica tra Evra, il capitano e il preparatore atletico, sono episodi che rimarranno scolpiti nella storia oltre che nella cronaca di questo disastroso mondiale dei francesi.
Domenech ha salutato con una rivoluzione, lasciando in panchina i grandi vecchi e spalancando la terza sfida ai giovani come Gourcuff: non è servita a granchè, se non a chiudere con un mesto 1 a 2.
In molti, dalle nostre parti, hanno brindato all'esclusione della Francia in ricordo delle antiche polemiche. Se l'è meritato Domenech e la sua faccia da schiaffi.
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