"È bastato che crollasse tutto, che questi fascisti sono tornati fuori". Le parole sono quelle del ministro degli esteri Franco Frattini. L'occasione uno scambio di battute con alcuni collaboratori, a margine di un convegno alla Camera, ripreso da un cronista della Dire, in cui il ministro se la prende con gli ex An, apertamente ostili al governo Monti.
Frattini bolla le vittime delle sue parole come fascisti, provocando la reazione sarcastica del ministro della difesa Ignazio La Russa, che risponde ironicamente ai giornalisti che gli chiedono che cosa ne pensi della dichiarazione, chiedendosi se questo Frattini "sia un militante del Manifesto".
E ad accusare Frattini per le sue parole c'è anche Giorgio Holzmann, deputato Pdl con un passato in An, che fa notare la posizione ambigua di un "Franco Frattini che accusa quelli che lui definisce 'fascisti' di ogni colpa, compresa la rottura tra Fini e il Pdl", ma che "qualche mese fa si è recato alla Camera per rendere pubblico un fascicolo riguardante il famoso immobile di Montecarlo e la vicenda di società off-shore".Ma Frattini diffonde una nota e ribatte le accuse nei suoi confronti, dichiarando che il senso delle sue parole è stato ampiamente travisato. "Non è mio modo quello di rivolgermi ad alcuno chiamandolo con epiteti che possano essere interpretati come offensivi", si schermisce il ministro degli Esteri, che si premura di aggiungere che le parole attribuitegli non corrispondono "al mio pensiero e al mio usuale modo di esprimere pubblicamente la mia opinione". E aggiunge: "Confermo nel modo più assoluto che l'unità di intenti nel Pdl è l`unico obiettivo che insieme dovremo perseguire, e mi sento impegnato in questa direzione".
Ma a guardare le spalle di Frattini ci pensano anche quelli del Futurista, che dopo le parole di Frattini scrivono degli ex An: "Per anni si sono genuflessi al Caimano, ne sono stati i corifei e i cani da guardia, hanno svenduto quel poco che restava dei loro valori, si sono spartiti le briciole di Berlusconi atteggiandosi a fini statisti e lungimiranti politici con la convinzione di incarnare una ’destra moderna". Un attacco in piena regola, a cui aggiungono "ora sono lì con la coda tra le gambe, ridotti a interpretare il ruolo dei 'fascisti' virato sui toni della caricatura". Un manipolo di politici rinchiusi nel loro anacronismo, in un'identità passata di moda, questo sostiene il web-magazine vicino a Fini. "Certo - concludono - non è bene godere delle sventure altrui. Poveri colonnelli e povere colonnelline. Se ci facevano rabbia, oggi fanno quasi pena".
E lo scambio di battute interno al partito desta tanto clamore che a dire la sua è anche Silvio Berlusconi, che difende
Frattini, ricordando come il ministro sia "sempre stato leale" al partito in cui aveva fatto la sua carriera politica dopo essersi dimesso dal governo Dini che, nato come esecutivo tecnico, si era trasformato in politico.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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