Fresi è la star di "Kostas" la fiction sul crimine in Grecia

Ieri sera su Raiuno la prima delle quattro puntate. L'attore: "Nasco come musicista, cantavo nei teatri"

Fresi è la star di "Kostas" la fiction sul crimine in Grecia
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Nell'interminabile lista degli investigatori televisivi, Kostas Charitos, capo della Omicidi della città di Atene e da ieri sera protagonista della serie Kostas di Raiuno, potrebbe rappresentare un caso a parte. È infatti la prima volta di un poliziotto greco nella fiction, e la prima volta di Stefano Fresi (foto) come protagonista di una fiction. «Un personaggio originale per un'ambientazione originale sintetizza l'attore (rivelato da Romanzo Criminale e reso popolare da I delitti del Bar Lume) Kostas è infatti un poliziotto ruvido, sbrigativo, capace di tenerezze solo per la buona tavola (adora il souvlaki) per la moglie con cui litiga sempre, e per l'unica figlia, della quale mette in fuga i corteggiatori».

Un rapporto difficile Kostas ce l'ha anche con la memoria del padre, «che era poliziotto durante il feroce regime dei colonnelli, ma dal quale, nonostante tutto, ha ereditato certi metodi spicci (se c'è da alzare le mani lo fa) nonché una scassatissima Fiat 131 Mirafiori».

E poi c'è la Grecia. «Non quella turistica né quella della cultura ellenica imparata a scuola - spiega Fresi -. Ma quella di una città come Atene, soffocata dal cemento e dalla corruzione, nella quale puoi riconoscere una qualunque delle problematiche metropoli italiane». Nessuna perplessità riguardo l'inconsueta ambientazione. «All'inizio qualche perplessità l'avevamo. Ma poi ci siamo detti: Gino Cervi faceva Maigret, Ubaldo Lay faceva Sheridan, Tino Buazzelli faceva Nero Wolfe perché io non potrei fare un greco?». Tratto dai romanzi di Petros Markaris e diretto da Milena Cocozza, Kostas rappresenta il coronamento della carriera di Fresi. «Io nasco musicista. A 18 anni cantavo in un trio vocale nei teatri. Fu lì che mi prese la voglia di recitare.

Oggi che sono protagonista su Raiuno mi ripeto ciò che ho imparato da questo mestiere: apprezzare la fortuna che si ha semplicemente nel farlo. Il successo viene, il successo va: non è quello che conta davvero. Quando è arrivato per me sarei stato felice di vedere realizzata anche solo la decima parte dei miei sogni. È stato quasi un di più».

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