da Frosinone
Da queste parti lo stadio lo chiamano tutti «Matusa». E non è il cognome di una gloria calcistica locale. È proprio labbreviazione di Matusalemme: e basta unocchiata alla struttura in cui il Frosinone calcio potrebbe essere chiamato lanno prossimo a giocare il «campionato più bello del mondo» per capire il soprannome.
Eppure un altro impianto sportivo allavanguardia nel capoluogo ciociaro cè già, ma non è mai entrato in funzione. La storia del «Casaleno», così si chiamerà, se mai aprirà le sue porte, è una delle più assurde tra le vicende di opere incompiute di cui lItalia è ricca. Eppure laffaire poteva restare in ambito locale, rimasticato ogni lunedì al bar sport dai tifosi gialloblù, che ormai ne parlano come di una leggenda metropolitana, poi buttano giù uno sgroppino pensando ai gol del bomber Lodi e dimenticano la rabbia per lo stadio che non cè e che potrebbe costargli lagognata serie A.
Da qualche giorno però il caso ha varcato i confini cittadini e sta facendo discutere su Internet. Grazie alliniziativa di un tifoso inferocito e creativo, che ha pubblicato su eBay una curiosa inserzione: «Vendesi stadio comunale di Frosinone». Il venditore offre anche una improbabile «Spedizione gratis in tutta Italia». Una provocazione daccordo, ma abbastanza ingegnosa da finire segnalata nella home page di «eBay» il sito daste on line più cliccato del mondo. Ed ecco che la storia scomoda del «Casaleno», torna a far discutere.
Una storia esemplare, di un nuovo stadio a Frosinone si parla da quarant'anni, quando la squadra vivacchiava tra la serie D e la C. Ma è con i fondi per i mondiali di «Italia '90» che il sogno pare destinato a diventare realtà. Viene individuata unarea alla periferia della città, disingolfando così il centro dal caos che si ripete a ogni partita casalinga.
Il piano prevede un pacchetto di opere poi realizzato. Ed ecco perché quando viene tirata su la tribuna, i tifosi dei «canarini» ciociari cominciano a crederci davvero. Si favoleggia già di un impianto che cancellerà lOlimpico, farà arrossire di vergogna San Siro. E stando al progetto qualcosa di vero ci sarebbe, visto che i progettisti, gli architetti olandesi Zwarts e Torsing, hanno sfornato idee allavanguardia. Spunta anche il campo, ma è lultimo atto, poi i lavori si fermano e il manto erboso diventerà uno spazio buono al massimo per allenarsi, stando attenti alle gibbosità per non rimetterci i garretti.
Dal 90 ad oggi, dopo la costruzione di quell'unica tribuna, lo stadio è rimasta unincompiuta, bloccata da veti ambientalisti.
Leventuale acquirente del «Matusa» dunque avrà tutto il tempo per far fruttare linvestimento.
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