Si chiama Yarchagumba ed è lultimo asso nella manica per aumentare le prestazioni degli atleti cinesi in vista delle prossime Olimpiadi. Dopo la polemica dei giorni scorsi sul doping invisibile basato sull'utilizzo di cellule staminali somministrate per endovena agli atleti cinesi, ora sono i funghi dopanti a fare crescere i sospetti sulla regolarità nella preparazione degli atleti di Pechino. Yarchagumba, infatti, è il nome che viene comunemente dato al fungo prodotto dai bruchi di una larva che cresce prevalentemente sull'altipiano del Tibet e sui monti dellHimalaya, ad unaltezza compresa tra i tremila e i cinquemila metri.
Il fungo, il cui nome scientifico è Cordyceps sinesis, si trova prevalentemente su territorio indiano e da qui viene contrabbandato in Cina. Grazie alle sue qualità rigeneranti è stato usato per 1500 anni nella medicina tradizionale cinese e tibetana. Gli effetti del fungo sono noti da tempo alle popolazioni che vivono nel Tibet e nella provincia cinese del Qinghai: una zuppa o un tè contenente estratti di Yarchagumpa aiutava a migliorare la resistenza, la capacità polmonare e la funzionalità dei reni. Con benefici effetti anche sullattività sessuale.
Lesordio del fungo nelle competizioni sportive risale all'agosto del 1993, ai campionati del mondo di Stoccarda. Il fungo catturò l'attenzione del pubblico e delle autorità sportive: tre donne provenienti dalla provincia nord-orientale cinese del Liaoning, fino a quel momento totalmente sconosciute al mondo dello sport, vinsero tre medaglie nei tremila e nei diecimila metri. Un mese dopo, ai campionati nazionali cinesi, infransero alcuni record mondiali: Wang Junxia, che aveva vinto l'oro in Germania nei diecimila metri, bissò la sua prestazione e vinse anche nei tremila. Non solo: in tre gare migliorò il record del mondo altrettante volte.
A svelare alcuni particolari della preparazione atletica fu l'allenatore delle tre mezzofondiste: Ma Junren, accusato di avere somministrato sostanze proibite alle proprie atlete, si era difeso spiegando che il successo delle sue atlete era dovuto principalmente alle estenuanti sedute di allenamento ad alta quota a cui le sottoponeva. Nelloccasione, fece menzione anche di uno strano cocktail preparato con sangue di tartaruga e funghi di larve. Lascesa delle tre atlete nellolimpo dello sport professionistico venne, però, fermata dai controlli anti-doping: nel loro sangue furono trovate tracce di sostanze che aiutavano a migliorare le prestazioni sportive. Lo scandalo si ripetè anche alle Olimpiadi di Sidney nel 2000, quando 27 atleti cinesi furono ritirati dalle rispettive categorie dal governo dopo l'esito positivo agli esami anti-doping. Tra questi, cerano anche sei mezzofondiste allenate da Ma, che si difese imputando lalta velocità delle sue atlete più all'utilizzo di steroidi che al cocktail a base del fungo Yarchagumba.
Alla vigilia delle tanto attese Olimpiadi cinesi, Pechino non demorde e continua a confidare nelle proprietà del fungo di larva dalta montagna.
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