FUORI DALLA NOTIZIA - La Guerra Fredda? È una minestra riscaldata

Le notizie non muoiono sulla carta, né nell'etere, né in Rete. Sopravvivono altrove. Dove, non si sa. Proviamo a immaginarlo

Le notizie non muoiono sulla carta, né nell'etere, né in Rete. Sopravvivono altrove. Dove, non si sa. Proviamo a immaginarlo.

LA NOTIZIA. Venti anni fa, negli ultimi anni della perestroika e poco prima della dissoluzione dell'Urss, in seno allo stato maggiore dell'esercito sovietico fu costituita una unità speciale di agenti dotati di qualità extrasensoriali e in grado per questo di prevedere possibili attacchi armati e di individuare campi minati e postazioni militari. A rivelarlo è stato il quotidiano «Rossiiskaia Gazieta», secondo cui la decisione di creare tale nuova unità, operativa per circa 15 anni, fu presa anche per contrastare una attività analoga in seno alle forze americane. A decidere la costituzione di tale unità speciale - contrassegnata dal numero 10003 e definita dal giornale «uno dei reparti più segreti» delle Forze armate sovietiche - fu il capo di stato maggiore, generale Mikhail Moissieev. A guidarla fu chiamato il generale Aleksiei Savin.
«Tale decisione - scrive "Rossiiskaia Gazieta" - fu presa anche perché negli Usa, in seno al Pentagono e in stretto coordinamento con la Cia operava allora contro l'Urss un gruppo di noti scienziati che utilizzavano le qualità ultrasensoriali dell'uomo al servizio dell'esercito e dei servizi segreti americani, un progetto denominato "Porte Stellari". Si può dire - aggiunge il giornale moscovita - che nel dicembre 1989 cominciò per così dire una battaglia fantastica fra gli specialisti sovietici e americani per il predominio nel campo del subconscio, un confronto che apriva la strada a conflitti di tipo nuovo, che in America chiamavano "cerebrali" o "psico-guerre"» e che sono tornati sugli schermi recentemente con il film con George Clooney «L'uomo che fissa le capre».
All'inizio degli anni Novanta - afferma la «Rossiiskaia Gazieta» - gli uomini dell'unità speciale 10003 fornirono tra l'altro informazioni su una possibile esplosione nucleare nella regione di Glasgow, in Scozia. Tali informazioni arrivarono agli inglesi, che «all'ultimo momento riuscirono a sventare una autentica catastrofe per il loro paese e per l'intera Europa occidentale». Come si riuscì poi ad accertare, osserva il giornale, in quella occasione era stata programmata una esplosione in una installazione nucleare della Nato. Gli specialisti della unità 10003 operarono anche intensamente nel Caucaso settentrionale e in particolare in Cecenia, contribuendo con le loro capacità extrasensoriali a individuare campi minati e covi della guerriglia. Alla fine del 2003, scrive «Rossiiskaia Gazieta», fu appurato che «l'unità segreta speciale 10003 - dopo quasi 15 anni di esistenza - aveva assolto i suoi compiti e che pertanto andava smantellata». (fonte: Ansa, 1 gennaio 2010)

FUORI DALLA NOTIZIA. «No, l'unità segreta speciale 10003 non è stata smantellata. È stata semplicemente riconvertita. Adesso uomini e donne che ne fanno parte operano in campi molto più "leggeri"». La rivelazione giunge da Valerij Ivanov, storico dei sistemi di «intelligence» messi a punto dalle superpotenze Usa e Urss durante la Guerra Fredda (e anche in tempi più recenti). «Le qualità extrasensoriali - ha detto Ivanov durante un convegno tenutosi ieri a Berlino - oggi vengono impiegate nello sport, nella moda e persino in cucina. Nel calcio, per esempio, lo studio della mente dei calciatori da parte dei portieri sta diventando una pratica diffusa, non soltanto in Russia. E l'incidenza dei rigori sbagliati negli ultimi anni ne è una diretta conferma.

Quanto agli stilisti, anche loro si appoggiano ai sistemi di rilevazione ben noti agli agenti della 10003 per individuare le linee preferite dal pubblico. E persino alcuni grandi ristoranti europei seguono gli orientamenti del gusto del pubblico grazie a specifiche "interrogazioni" degli ignari clienti».

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