Londra - Mille miliardi di dollari a sostegno
dell’economia mondiale alle prese con la grave crisi finanziaria. E' questa la principale decisione presa dai 20 leader più importanti della terra oggi a Londra.
I nuovi fondi, annuncia il premier britannico Gordon Brown
padrone di casa del summit londinese, verranno messi a
disposizione attraverso il Fondo monetario internazionale e altre
istituzioni.
Illustrando le conclusioni dei lavori iniziati ieri a Londra, l’inquilino
di Downing Street precisa che gli aiuti aggiuntivi proverranno per
500 miliardi dal Fondo e 250 miliardi dai diritti speciali di prelievo
sempre Fmi, mentre gli ultimi 250 miliardi costituiranno un fondo
speciale a sostegno del commercio.
Brown: "Il pil mondiale aumenterà del 4%" I provvedimenti concertati messi a punto dai paesi G20, sempre
secondo Brown, faranno aumentare il prodotto mondiale del 4%
entro la fine dell’anno prossimo.
"A partire dalla nostra ultima riunione di Washington e nella
cornice del processo allora partito i paesi G20 hanno annunciato e
stanno mettendo a punto il più grande pacchetto di stimolo
macroeconomico che il mondo abbia mai visto" spiega.
"Siamo nel pieno di un’espansione fiscale senza precedenti che
per la fine dell’anno prossimo corrisponderà a un’iniezione di fondi
da 5.000 miliardi di dollari nella nostra economia" aggiunge.
Quanto poi al delicato tema della supervisione, il riferimento del
premier inglese è alla creazione di più collegi internazionali.
Stop ai paradisi fiscali I leader del G20 si sono accordati per "mettere fine
ai paradisi fiscali": lo ha detto il premier britannico Gordon Brown,
precisando che ci saranno sanzioni contro quei paesi che non
forniscono le informazioni richieste. Silvio Berlusconi esprime tutta la
sua soddisfazione sull’esito del vertice di Londra. "C’è stata una
forte volontà di cooperare per uscire dalla crisi per prendere delle
misure coordinate. Abbiamo verificato i piani di bilancio", spiega il
presidente del Consiglio al termine del G20. "Abbiamo deciso che
tutti gli Stati si impegnino, è stato varato un piano globale per
triplicare le risorse del Fmi", osserva il premier. "Si tratta di
millecento milioni di dollari", conclude Berlusconi, "serviranno per
dare vento alla ripresa". La lista dei paradisi
fiscali che l’Ocse si è impegnata a redigere su impulso del G20 è
qualcosa di "veramente innovativo" e "positivo" ha proseguito il premier.
Obama: "Svolta per la ripresa" Per il presidente statunitense Barack Obama quello di oggi è stato "un vertice molto produttivo", che rappresenta una "svolta per la ripresa della nostra economia". È quanto ha dichiarato al termine della riunione del G20. "Oggi abbiamo concluso un vertice molto produttivo e siamo a una svolta per la ripresa della nostra economia. Il vertice è stato storico per molte ragioni, per il momento in cui c’è stato e per le nostre risposte" ha aggiunto. Osservando: "Oggi i leader hanno risposto con una serie di misure senza precedenti". Confermato il no al protezionismo: "Il G20 ha respinto ogni ipotesi di ritorno a forme protezionistiche che avrebbero solo l’effetto di aggravare la crisi".
Il Cavaliere: "Non sforeremo il deficit" Il governo sta studiando "strumenti addizionali, non costosi, ma molto efficaci" da aggiungere agli ammortizzatori sociali per combattere gli effetti della
disoccupazione. Lo ha annunciato il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti nel corso della conferenza stampa al termine del G20 a
Londra, senza voler entrare nei dettagli degli interventi. E il premier assicura: "State tranquilli non abbiamo
nessuna intenzione di sforare i parametri previsti dall’Unione Europea sui bilanci. L’altro giorno ho usato un paradosso ho messo sul piatto il bene dei cittadini e ho detto che al limite non sarebbe un sacrilegio, ma
non abbiamo intenzione di sforare. Piuttosto c'è l’intenzione di destinare degli investimenti e delle spese già
decisi in altre direzione e quindi di convertili per il benessere dei nostri cittadini".
Moderare remunerazioni e bonus Nel documento
che il financial stability forum ha presentato oggi al G20 si
definiscono i principi secondo cui le remunerazioni devono essere
adeguate "a tutti i tipi di rischio, debbono essere simmetriche
rispetto ai rischi futuri e inoltre sensibili all’orizzonte temporale dei
rischi". Secondo il report del fsf questi principi si dovranno
applicare "a tutte le istituzioni finanziarie rilevanti anche se questi
principi sono critici in modo particolare per le società
significativamente grandi e importanti da un punto di vista
sistemico".
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