Francesco Gabbani gioca un campionato a parte, si sa. E lo conferma anche stasera con il concerto all'Unipol Forum di Milano, spettacolo unico e speciale dal titolo «Natale in un qualsiasi giovedì». È unico ma non è l'unico, visto che in sostanza è l'anteprima di quattro date che da metà marzo a metà aprile 2025 passeranno per Firenze, Padova, Terni e Roma. È abbastanza inusuale fare un concerto pochi giorni prima di Natale senza un disco in uscita e in prossimità del Festival di Sanremo. «Sarà un restyling dal punto di vista musicale dei brani e un'occasione per suonare con un tastierista in più e un quartetto d'archi, oltre a nuovi visual e ledwall. Intanto festeggeremo in qualche modo i primi dieci anni dall'uscita del mio primo album da solista». Ma a Gabbani non piace seguire i soliti sentieri. Ha vinto due Sanremo di seguito (tra i Giovani e tra i Big), ha lanciato tendenze tipo la scimmia di Occidentali's karma (stratagemma che poi tanti altri hanno seguito, vedi Ghali a Sanremo), ha condotto programmi tv (Ci vuole un fiore su Raiuno) e ha fatto qualcosa che per moltissimi altri è, e resterà, un sogno: scrivere un brano poi cantato da Mina (Buttalo via, appena uscito). «Ho sempre fatto musica come faccio oggi, provando a scrivere canzoni e a esprimere il mio punto di vista. Secondo me stanno iniziando tutti a scrivere canzoni in questa direzione, forse c'è un ritorno alla canzone che, se è bella, ha un valore che è fuori dal tempo». E fuori dal tempo è anche Mina, che ha scelto come primo singolo del nuovo disco proprio Buttalo via firmato da Gabbani: «In quel disco, che si intitola Gassa d'amante, lei canta Non smetto di ascoltarti di Fabio Concato, un artista che mi ha ispirato tantissimo, e credo che sia il brano che preferisco, oltre al mio (ride - ndr)». Insomma Gabbani oggi è un artista in continua crescita, con uno stile personale e non personalizzato.
Come le sue opinioni: «Nei miei dischi userei l'Intelligenza artificiale anche solo per provarla. Dopotutto per disprezzare qualcosa bisogna prima conoscerla. Ma finora non l'ho mai fatto». Finora gli è bastata la propria.
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