Non c'è il due senza il tre: detto popolare che sembra nel destino del Genoa. Perché all'andata dopo le vittorie con Udinese e Napoli arrivò anche quella con il Cagliari, perché questa settimana agli infortuni di Paro (stagione finita, ndr) e Bovo (problema al polpaccio sinistro) si è aggiunto quello di Santos alle prese con un indurimento dell'adduttore destro che ha consigliato lo staff sanitario di non farlo partire.
Non c'è il due senza il tre e allora se nelle ultime due giornate il vecchio grifo ha raccolto il punteggio pieno si può legittimamente sperare che anche oggi al Sant'Elia arrivi un risultato positivo. E la cosa avrebbe anche un grande valore storico se si pensa che il Genoa non vince in Sardegna dalla stagione 1973-1974 (0-1 al 2' Simoni) e che l'ultimo pareggio (1-1) risale a dieci anni fa, all'8 marzo 1998, con la rete rossoblù realizzata nel recupero da Morello.
Non c'è due senza il tre, il detto ha dunque il sapore dell'auspicio anche se l'emergenza in difesa c'è tutta. Sull'aereo per Cagliari sono infatti saliti appena quattro difensori di ruolo (Criscito, De Rosa, Lucarelli e Ghinassi) e Gian Piero Gasperini ha lasciato intendere che ci saranno parecchie novità nella formazione che si opporrà ad una squadra penalizzata e all'ultima spiaggia nella lotta per non retrocedere. Il gruppo di Ballardini ha accolto con stupore la notizia dei tre punti di penalizzazione per la vicenda Grassadonia e vuole subito recuperare. «Siamo comunque sereni - ha dichiarato il tecnico sardo che poi ha analizzato gli avversari- Se qualcuno pensa che per fermare Borriello occorra solo un uomo, non ha capito niente: dovremo neutralizzare il capocannoniere con la partecipazione di tutti. Il Genoa va contenuto accorciando gli spazi e pressando». Borriello è l'osservato numero uno dalla difese d'Italia, ma c'è anche chi è pronto a fare la parte dell'outsider. «Sono a disposizione, come sempre - ha dichiarato Lucho Figueroa alla rifinitura a Pegli - Abbiamo un grande entusiasmo, dopo due vittorie e vogliamo alimentarlo ancora. Ci riproponiamo di tener duro, dire la nostra anche a Cagliari. La condizione è ottima, però, dopo due gare così intense, non è semplice ripetersi con quei ritmi. Muovere la classifica è importante, prima del ciclo terribile».
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