La riforma delle pensioni non è un tema caldo solo in Italia. L'ipotesi proposta dal governo britannico, infatti, ha bloccato il Regno unito. Due milioni di lavoratori del settore pubblico stanno incrociando in queste ore le braccia per uno sciopero definito dalle organizzazioni sindacali "il più grande" dagli anni ’70.
Scuole, ospedali, tribunali e uffici governativi sono tutti colpiti, anche se per il momento sono pochi i disagi in porti e aeroporti. Il ministero dell’Istruzione prevede che soltanto il 13% delle scuole pubbliche inglesi resterà aperto, con un altro 13% parzialmente aperto. In Scozia soltanto 30 dei 2.700 istituti statali è aperto, mentre in Galles l’80% delle scuole è chiuso. In Irlanda del Nord sono fermi tutti i treni e gli autobus. I sindacati fuori dagli uffici del governo a Whitehall, nel centro di Londra, affermano che il 70% dei dipendenti si uniranno allo sciopero. Quattro arresti sono già stati effettuati in vista della manifestazione che si terrà nel pomeriggio nella capitale, due per aver attaccato un poliziotto e altri due per possesso di armi.
La maggioranza liberal-conservatrice ha
definito "superflua" la protesta perché la riforma non è ancora stata approvata e sono ancora in corso i negoziati tra governo e sindacati per la revisione dei trattamenti pensionistici dei dipendenti pubblici.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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