Londra - A questo punto il più preoccupato sembra essere David Cameron, leader dei conservatori britannici. I Tories, convinti di poter strappare Downing Street ai laburisti dopo tredici lunghi anni, al momento sono in difficoltà. Dopo il primo faccia a faccia in diretta tv i liberaldemocratici hanno il vento in poppa. Gordon Brown, sornione, pur essendo (sempre in base ai sondaggi) la terza forza politica del Paese, pensa già a un governo di coalizione. Ma tutto è ancora possibile.
Volano i Liberaldemocratici Il partito di Nick Clegg continua a volare nei sondaggi. Un rilevamento lì dà addirittura in testa con un punto di vantaggio sui Tories. Il Sun ha pubblicato un sondaggio You Gov che vede i lib-dem al 33%, i conservatori al 32% e i laburisti del premier Gordon Brown al 26%. Con una proiezione di questi dati sul sistema uninominale secco (in ciascun collegio chi prende più voti, anche uno solo di differenza, prende il seggio, ndr) con cui si voterà il 6 maggio, i Tories otterrebbero una risicata maggioranza relativa e il partito di Clegg raddoppierebbe i propri seggi arrivando a quota 130 su 650.
Ago della bilancia A quel punto i lib-dem diventerebbero ago della bilancia e potrebbero scegliere con chi allearsi per formare il governo. Una maggioranza con il Labour apparirebbe più omogenea rispetto a quella con i Tories, ma se il partito di Brown dovesse diventare la terza forza sarebbe incoerente rispetto alla battaglia liberaldemocratica per una riforma elettorale in senso proporzionale.
Clegg: basta vecchie routine In queste ore la prospettiva di un parlamento bloccato ha penalizzato la sterlina sui mercati.
"Voglio essere il prossimo primo ministro", ha affermato Clegg in una conferenza stampa, "c’è una fluidità in queste elezioni che forse non si vedeva da una generazione, non posso prevedere cosa accadrà ma si stanno spezzando i vecchi schemi, i vecchi ancoraggi e le vecchie routine".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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