«Mm, se ci sei batti un colpo!». É il consigliere leghista del Municipio 3 Davide Rampi a mandare un (ennesimo) sollecito alla società che gestisce circa ventimila alloggi popolari del Comune in città. Rampi nello specifico ha inviato nell'ultimo anno diverse segnalazioni («senza mai ricevere risposta») sul caso di una famiglia che risiede in un alloggio a canone concordato in via Caduti di Marcinelle, in zona Lambrate, a pochi passi dal parco della Lambretta. Un alloggio strapieno di muffa in tutti i locali. I genitori, entrambi italiani, ci vivono con i quattro figli di ventitrè, ventuno, quattordici e undici anni. Il più piccolo che dorme in alto nel letto a castello si trova a respirare a pochi metri dal soffitto ormai corroso.
E dopo anni non basta coprire le macchie con pittura fresca, servirebbe un intervento professionale più «aggressivo», e ovviamente servirebbe un cambio alloggio, più volte richiesto dalla famiglia visto che nel palazzo ci sono vari appartamenti vuoti da anni. A sentire i diretti interessati, che attendono da anni il cambio del contratto di locazione da canone concordato a canone sociale ma il percorso che era partito nel 2014 si è arenato, gli appartamenti sono leggermente più piccoli ma sarebbero pronti a traslocare al volo. Il problema nasce dalla copertura del terrazzo, la pavimentazione è in gran parte in cemento mentre la parte all'angolo che corrisponde all'appartamento ha una base di catrame e ci sono infiltrazioni. Mm non ha in programma al momento una spesa straordinaria per sistemare il terrazzo.
Gli ultimi solleciti risalgono al 22 giugno, una decina di giorni fa. E il consigliere leghista Rampi insiste: «A mia volta ho già fatto varie segnalazioni sia alla società Metropolitana Milanese che alla presidente del Municipio 3 per conoscenza.
Non ho mai avuto risposta, a differenza Aler», l'azienda regionale che gestisce circa settantamila alloggi popolari tra Milano e provincia, «si rapporta con i consiglieri senza lasciar passare dei mesi». Il caso di via Caduti di Marcinelle «mi preoccupa, l'ambiente è malsano e ci vivono anche dei minori. Mi sto battendo perchè Mm e Comune trovino una soluzione».
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