Gasperini contro Giampaolo, Borriello contro Foggia, Di Vaio contro se stesso. Ecco almeno tre motivi di Genoa-Cagliari, sfida maledetta fino a qualche tempo fa, sfida stregata per il grifone che negli ultimi quindici anni solo in due occasioni è riuscito a superare i sardi. Il maleficio si è interrotto nel 2001 con Francioso e Mutarelli (Genoa-Cagliari 2-0 del 10 giugno) e nel 2004 quando un Genoa affamato di punti salvezza schiantò un Cagliari lanciato verso la promozione grazie alla tripletta del Principe Milito e ad una rete di Bjelanovic (Genoa-Cagliari 4-2 del 22 maggio).
La sfida ha dunque un sapore particolare e prima di chiudere i cancelli del Pio per i due allenamenti a porte chiuse lo stesso Gasperini ha ammesso che una vittoria potrebbe valere doppio perché contro una diretta concorrente, perché alla vigilia di una pausa che nasconde un calendario difficile con Juventus, Fiorentina e Inter. «Il Cagliari è squadra diversa dal Napoli e quindi qualcosa cambierà» ha dichiarato il 'Gasp' e quel qualcosa potrebbe essere una coppia d'attacco composta da Borriello e Sculli con Leon a fare da trequartista e con Di Vaio provato a lungo in settimana pronto a subentrare. Niente da fare invece per il brasiliano Fabiano che non è riuscito a recuperare dal suo infortunio e lascerà quindi che il ruolo di esterno sinistro venga ricoperto dal suo 'gemello' Danilo. In difesa le novità in campo dovrebbero essere due: Konko e l'esclusione di De Rosa con l'impiego di Bovo centrale e di Lucarelli a sinistra. Rossi invece avrà l'obiettivo di neutralizzare il folletto sardo Pasquale Foggia.
Già, Pasquale Foggia, il gemello di Marco Borriello a Treviso. I due si conoscono molto bene per essere cresciuti nel Milan, essere esplosi nella società veneta e nell'under 21. Oggi saranno contro con la speranza che un'altra maglia azzurra, quella della nazionale maggiore, li possa riunire presto.
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