Genoa-Novara, vince chi dimostra di avere più «fame»

Testa e gambe sul Novara. Alberto Malesani non vuol sentire parlare di turnover alla vigilia della prima di otto partite che il Genoa dovrà disputare da qui al 21 dicembre. «Io penso solo al Novara», dice il tecnico che si presenta in sala stampa sfoggiando la maglietta «Non c'è fango che tenga». Si torna in campo 16 giorni dopo l'alluvione che ha devastato Genova e tre settimane dopo l'ultima gara ufficiale. Per l'allenatore rossoblù la partita contro la squadra di Tesser è «un passaggio importantissimo per il proseguimento del nostro campionato. Dobbiamo profondere tutte le energie che abbiamo dentro e affrontare la gara con l'approccio giusto». Malesani non lo dice, ma teme un calo di tensione nella squadra a causa della lunga inattività. Dopo la sosta per gli impegni delle nazionali, il Genoa quest'anno non è mai riuscito a vincere. «Anche noi sentiamo l'assenza delle partite - ammette il tecnico -. In queste due settimane ci siamo allenati tanto e bene, ora abbiamo voglia di scendere in campo. Puoi fare anche miliardi di amichevoli (frecciatina a chi lo critica per non volerne giocare, ndr), ma contano solo le partite dove c'è qualcosa in palio».
La prima è quella contro il Novara. «È una squadra che ha sempre disputato delle buone gare. Li ho visti contro la Roma. Per due volte hanno avuto l'opportunità di passare in vantaggio. Dovremo avere la stessa fame che metteranno in campo loro», avverte Malesani. Se il Novara arriva a Marassi decimato dagli infortuni, anche il Genoa deve fare i conti con qualche defezione. Alle assenze previste di Zé Eduardo e Kaladze, si è aggiunta quella di Bovo non convocato a causa di una contusione al polpaccio. Dainelli invece si è allenato regolarmente, ma dovrebbe partire dalla panchina «siccome è già successo che dopo aver giocato con la Nocerina si è fermato per un mese». La coppia di difensori centrali sarà formata da Granqvist e Moretti. Malesani conferma il 4-3-1-2. «La base è quella. Nel momento in cui ho cambiato qualcosa, non è andata bene». Merkel agirà da trequartista dietro alla coppia Palacio-Caracciolo. L'ex attaccante del Brescia prenderà il posto di Jankovic affaticato dagli impegni con la sua nazionale. «Bosko è un po' stanco. Sicuramente non giocherà dall'inizio, vediamo se portarlo in panchina», dice Malesani.
L'unico dubbio riguarda il centrocampo dove Kucka e Seymour si contendono una maglia accanto a Rossi e Veloso. Miguel è tornato con il morale a mille dopo la gara contro la Bosnia. Pericolo euforia? «Ho detto a Veloso che è inutile fare una grande partita con la sua nazionale se poi non sei all'altezza con il tuo club. Ha capito e non vede l'ora di dare un grosso contributo alla squadra che ha creduto in lui». Veloso promette faville: «È stato bello vedere i miei connazionali, che stanno vivendo un periodo difficile per la crisi economica, accantonare i problemi per qualche ora.

Lo sarebbe altrettanto per me dare una gioia alla gente di Genova e ai tifosi che hanno subito danni per l'alluvione». Prima convocazione per Mario Sampirisi, classe '92. La formazione: Frey, Mesto, Granqvist, Moretti, Antonelli, Rossi, Veloso, Kucka (Seymour), Merkel, Palacio, Caracciolo.

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