Altro che «blind trust», Primocanale è Tele MontiQuelli che attaccano Berlusconi

Altro che «blind trust», Primocanale è Tele MontiQuelli che attaccano Berlusconi

(...) iniziata la sua corsa per un posto al Senato ad apparire, probabilmente invitato dalla sua redazione giornalistica, sugli schermi della propria emittente non è che si sia fatto grandi problemi. Anzi. Fosse solo lui, ma a rotazione altri autorevoli (o meno) esponenti del polo centrista hanno occupato gli spazi. Edizioni speciali su candidati di «Scelta civica» in arrivo da altre regioni, ministri che hanno deciso di seguire l'avventura politica del senatore a vita, industriali, amici che simpatizzano e così via.
Qualche esempio? Lo scorso 13 febbraio Maurizio Rossi è stato intervistato per quindici minuti sul tema porti e trasporti nel salotto della sua tv. All'inizio della campagna elettorale ha fatto la sua comparsata nel programma di approfondimento politico «Shangai». Così sono passati in rassegna sull'emittente regionale il ministro per la cooperazione internazionale Andrea Riccardi, deus ex machina della lista, Luca Cordero di Montezemolo, presidente di Italia Futura che ha chiesto all'imprenditore televisivo di scendere in campo, Annalisa Minetti, candidata nel Lazio per Scelta civica alla quale è stato riservato anche un servizio speciale sulla carriera di indossatrice, cantante e atleta prima che politica, e Mario Mauro, europarlamentare ex Pdl oggi votato alla causa montiana. Tutti servizi anche replicati che possono essere ben visibili anche sul sito internet. Non basta, perché venerdì sera è stato Primocanale Sport a rivedere il proprio palinsesto per interrompere servizi si interesse ligure come le rubriche sulle squadre genovesi, per trasmettere un servizio speciale ovviamente in tema con la caratteristica della seconda rete del gruppo: una conferenza organizzata a Roma alla presenza di Mario Monti sulle proposte per il mondo dello sport. Relatori? Valentina Vezzali, schermitrice pluricampionessa olimpica e candidata di Scelta civica nelle Marche, Annalisa Minetti di cui si è già detto e, guarda un po', anche Maurizio Rossi.

Nulla a che fare con lo sport ligure, ma molto a che fare con i candidati dell'editore che si vanta del suo «blind trust». Insomma, da chi si lamenta del Cavaliere che balza da un salotto tv ad un altro, non c'è male.

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