(...) Insomma, siamo sulla stessa linea. Opporsi al declino e portare avanti una politica autenticamente liberale è il sogno di tutti noi. Ho anche apprezzato, ad esempio, la vostra reazione sulle spese del consiglio regionale, giustamente severa, ma anche non demagogica e attenta al fatto che dire che «sono tutti uguali, tutti rubano alla stessa maniera» è probabilmente il miglior regalo agli imbroglioni veri. Non sono tutti uguali.
Però. C'è un però. L'attuale legge elettorale - fra le tante sconcezze che contiene e che nessuno ha pensato a cambiare perchè faceva comodo così a tutti - prevede una norma saggia. E cioè la soglia di sbarramento. Che, per le forze non coalizzate, è del quattro per cento alla Camera e dell'otto al Senato, su base regionale.
Ora, carissimo Beltrami, lei - con il suo curriculum - fatto di grande conoscenza dei numeri, abituato a mangiare pane e algoritmi, sa benissimo che tutti i sondaggi danno «Fare per Fermare il declino» sotto il quattro per cento nazionale. Certo, poi nessuno corre per perdere, credo che la campagna elettorale sia fatta apposta per provare a portare a casa voti e le auguro di farcela e di essere eletto. In questo caso, peraltro, le consiglierei un pellegrinaggio alla Madonna della Guardia. Perchè si tratterebbe di vero miracolo.
Se alla Camera, dove serve il quattro nazionale, è difficile, al Senato dove serve l'otto per cento in Liguria è praticamente impossibile. E glielo dico senza timore di essere smentito: le vostre idee liberali, le vostre nobili e spesso condivisibili battaglie, se trasformate in un giochino di società, rischiano di essere tradite dalla vostra partecipazione alle urne. Per questo, ho fatto quel titolo: «Possono rubare voti utili». «Rubare» allo schieramento che, comunque, è meno lontano dalle vostre idee antidecliniste. E «voti utili» perchè, se chiunque avesse intenzione di votare «Fare per fermare il declino» al Senato scegliesse invece il Pdl, riuscirebbe probabilmente nella nobile impresa di mandare in Parlamento un ligure doc e soprattutto un liberale doc come Roberto Cassinelli. Che, ne sono certo, sarebbe ben felice di impegnarsi a portare avanti le vostre idee - che poi coincidono in larghissima parte con le sue - in Parlamento.
Altrimenti, a vostra insaputa, per usare un termine reso immortale da un ligure, rischiate di favorire la Rivoluzione Civile di Ingroia, o la sinistra di Nichi Vendola, che non mi sembrano propriamente vicini alle vostre idee e alla battaglia, giusta, per fare dell'Italia un Paese più moderno e vitale. Oppure, le politiche portate avanti da Mario Monti che non sono il massimo nella guerra contro l'ulteriore aumento delle tasse.
Invece, il voto al Pdl può essere l'occasione per rimandare in Parlamento chi ha meritato, come Cassinelli, che era recordman di presenze alla Camera ed è uno dei pochissimi che hanno ascoltato sempre i cittadini.
Un modo vero di Fare. Per fermare il declino. Senza virgolette, frecce e simbolini.
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