«Fincantieri e Terzo Valico sono questioni scandalose»

«Fincantieri e Terzo Valico sono questioni scandalose»

(...) al fine di sostenere altri cantieri, ragionamento che potrebbe anche dare origine ad un contenzioso tra governo e concessionario. «È vero che il governo ha inserito in un altro provvedimento un finanziamento alternativo - scrive Burlando -. Tuttavia tale finanziamento è destinato “con priorità” a Terzo valico e Brennero. Quindi non è escluso che possa essere destinato anche ad altre opere e comunque sarà il Cipe a decidere come verrà ripartito tra le due opere indicate e pertanto non c'è una indicazione ufficiale su quanto verrà destinato al secondo lotto del valico di Giovi».
Timori, forti, che l'opera possa subire un ulteriore ritardo inaccettabile con problemi legati alle risorse ma soprattutto alla tempistica visto che dopo la decisione del governo sul finanziamento precedente, il secondo lotto divenne operativo solo dopo più di un anno. A questo si deve aggiungere che le risorse per il valico saranno disponibili a partire dal 2015, in ragione di 120 milioni l'anno per dieci anni: «Non è chiaro come il concessionario possa procedere a espropri e appalti prima della disponibilità effettiva delle risorse. Inoltre la durata del secondo lotto è assai più breve dell'ipotizzato periodo di finanziamenti e anche questo può creare ostacoli alla rapida realizzazione dell'opera - motiva ancora il governatore ligure nella lettera spedita anche ai ministri Fabrizio Saccomanni, Maurizio Lupi e Flavio Zanonato -. Del resto se non vi fossero problemi sui tempi e sul tiraggio di cassa, come il governo ha detto in questi giorni, non si capisce perché non si potrebbero usare le “risorse nuove” per le nuove opere da finanziare, lasciando quelle “vecchie” al valico. Le verifiche fatte con diversi uffici non hanno fatto che aumentare le nostre preoccupazioni».
Ma la vera polemica sollevata dal presidente della Regione nei confronti dell'esecutivo riguarda il problema dello smaltimento del materiale di scavo per il quale, al momento, non esiste un sito idoneo.

«In effetti - scrive Burlando -, nonostante sia stato firmato con il governo da ben due anni un accordo di programma e siano disponibili tutte le risorse, l'autorità portuale di Genova non ha mai ricevuto i fondi per procedere al ribaltamento a mare del cantiere Fincantieri di Sestri Ponente, opera importante per raccogliere lo “smarino” ma soprattutto fondamentale per dare un futuro a quel cantiere». Da qui la stoccata al governo del “fare” e l'ammonimento: «Abbiamo già da ora alternative capaci di soddisfare l'esigenza del concessionario senza perdere un solo giorno di lavoro».

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