Senza perdere la propria identità nonostante l'emergenza a centrocampo, con un pensiero a Vincenzo Claudio Spagnolo e a tutte le donne e con un obiettivo: essere redditizi, quindi giocare bene e fare punti. Ecco come Davide Ballardini inquadra la sfida di questa sera con il Milan nell'anticipo dell'anticipo del campionato di serie A. Si gioca al Ferraris alle 20.45 una partita notturna che deve essere come tutte le altre anche se non lo potrà mai essere fino in fondo. Il 29 gennaio 1995 un tifoso rossoblù, Vincenzo Claudio Spagnolo, fu ucciso da un ultrà rossonero, Simone Barbaglia.
Nel 2010 le due società lanciarono un segnale distensivo con una cerimonia davanti al Ferraris. Ieri, Enrico Preziosi, Adriano Galliani hanno diffuso assieme al presidente Lega Calcio Maurizio Beretta un nuovo comunicato congiunto perché la sfida «è e dovrà essere per sempre soltanto una festa di calcio, un grande appuntamento sportivo di cui le due città, le tifoserie delle due squadre e tutti gli appassionati del calcio italiano possano sentirsi davvero orgogliosi». Riflessioni condivise anche da Ballardini prima della rifinitura. «Pensando a questa sfida il mio ricordo va a quel ragazzo che non c'è più e alla sua famiglia - ha dichiarato il tecnico -. Poi le cose si sono nel tempo normalizzate, ma non posso non pensare a lui. E poi visto che è l'8 marzo mi piacerebbe che prima della partita si facesse un minuto di riflessione sul ruolo delle donne nella nostra società, un ruolo importantissimo». Ecco dunque il Ballardini uomo, un tutt'uno con la figura di allenatore che ha consentito in poco tempo di dare una prima fisionomia ad una squadra che sembrava spenta. E il «Balla» ci ha provato anche in una settimana fatta di pochi allenamenti. «Giocando il venerdì sera è stata una settimana difficile perché corta, ma anche per il maltempo e per i giocatori assenti».
Ecco il grande tasto dolente tra squalifiche e infortuni. Il centrocampo del Genoa è assolutamente da reinventare. Oltre alla squalifica di Kucka infatti, Marco Rossi alle prese con un dolore al polpaccio non recupera e si va ad aggiungere alla lista degli infortunati composta da Matuzalem, Olivera, Manfredini, Nadarevic e Floro Flores. «Non c'è Kucka e non ci sono tanti giocatori in Italia con le sue caratteristiche - ha sottolineato l'allenatore del Grifone - Per cui giocherà un altro con altre caratteristiche che sappia fare le due fasi con buon senso e qualità. Certo che la sua squalifica è ingiusta». Ingiusta come l'espulsione di Ballardini trasformata però in diffida. «In un'altra situazione dopo un errore come quello della mia espulsone - ha dichiarato il tecnico - qualcuno avrebbe chiesto scusa. Non è l'errore che dà fastidio, ma non ammetterlo». Ma tornando alla formazione chi giocherà al posto di Kucka? «Rigoni è una delle tre alternative - risponde L'altra è Bertolacci che a destra può tranquillamente giocare. La terza, è la terza» e per un attimo Ballardini si ferma e non va oltre. Poi però quando si parla di giocatori ecco le sue indicazioni: «Bovo per me è un giocatore universale che sa fare il difensore centrale di destra e di sinistra, il terzino e sa fare anche il centrocampista. È lui che a volte non è convinto dei suoi mezzi, ma può davvero fare tutto». Ecco allora quella che potrebbe essere la sorpresa di questa sera: lo spostamento di un difensore nel cuore del campo accanto al regista Tozser per affrontare una squadra che verrà al Ferraris per fare risultato.
«Il Milan non credo penserà al Barcellona - ha dichiarato il mister - A giudicare dalle dichiarazioni viene qui per giocarsi la partita, ci tengono a fare bene. Ma anche noi ci teniamo e tanto, ribadisco, tanto». E allora proprio come a Roma il suo Genoa non deve cambiare in base all'avversario. «L'idea anche con il Milan è quella di mantenere il proprio assetto - ha sottolineato - A Roma siamo stati bravi, ma dobbiamo essere più redditizi, fare punti».
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