Genoa, solo Zeman può fare meglio del (bi)salvatore

(...) Però. Però, si parla di Sannino, che è davvero bravo, ma è appena retrocesso. Non si parla di Davide Nicola o di Vincenzo Torrente, che hanno il cuore rossoblù. E, soprattutto, si parla di Gasperini che sarebbe un errore incredibile: da un lato, perchè quando si fa così bene come il Gasp in una piazza, è difficile eguagliare questi risultati quando si viene riproposti come minestre riscaldate e, certo, meno gustose. Ma ancor più perchè il tecnico di Grugliasco è reduce da fallimenti disastrosi in serie: l'ultimo anno al Genoa, l'esperienza drammatica all'Inter, la retrocessione del Palermo, che certo non è colpa di Sannino, ma proprio di Gasperini (e di Zamparini, che ha cacciato il primo, per chiamare il secondo). Ma c'è di peggio: Preziosi ha addirittura ricordato di aver ancora sotto contratto Gigi Del Neri, che sarebbe un insulto alla logica. Insomma, ribadisco ulteriormente: un conto è Zeman, un conto sono quelli che non sono Zeman. Eppure non sarà Zeman, non dovrebbe essere Zeman, anche se le smentite di Preziosi lasciano sempre il tempo che trovano e lo stesso Balla ironizza, quando gli dicono che il presidente rossoblù ha detto che Antonio Cassano non verrà al Genoa: «Allora vuol dire che domani firma per il Genoa», sorride Davide.
Dice, infatti, Preziosi di Zdenek, trattando il boemo come una specie di appretto stira&ammira: «Zeman è un allenatore che ammiro e stimo tantissimo». Ma: «Ma non possiamo permetterci rivoluzioni». Ma: «Ma per il nostro mondo è inapplicabile, abbiamo un organico non adattabile». E, quindi, se non fosse Zeman occorrerebbe solo spiegare perchè non può essere Ballardini, che per la seconda volta ha fatto il miracolo, che è una persona seria e perbene, che salva le squadre già retrocesse e che ha fatto risparmiare anche un sacco di soldi a Preziosi. Soprattutto, sarebbe bello vedere un Balla che fa il mercato, anzichè subire quello degli altri (persino a gennaio, quando non ha scelto un solo uomo, ma ha dovuto prendersi le ali che voleva Del Neri) e che fa la preparazione atletica, dal ritiro in poi. Invece, il Balla forse non verrà confermato e qua abbiamo visto, fra il Balla primo e il Balla secondo, Malesani e poi Marino e poi ancora Malesani e poi De Canio e poi Del Neri. E ci sarebbe piaciuto non vedere nessuno di questi.
Invece, il Balla è amato dai tifosi, è sostenuto dallo spogliatoio, non ha mai perso un derby, ma probabilmente la sua seconda storia rossoblù finisce qui: «Non rimasi a Cagliari con 32 punti in un girone. Probabilmente, stavolta, merito di andare in galera perchè dovevamo fare di più...».

Smorfia divertita, sorriso, esse romagnola, sguardo sbieco da attore situazionista e faccia e modi perbene da poeta della panchina, erede un po' di Tonino Guerra, un po' di Pippo Marchioro. Se va, mi mancherà. Almeno venisse Zeman...

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