A Genova tornano le serenate col violino

A Genova tornano le serenate col violino

Più che una chiave di violino, un violino come chiave. Per aprire la porta di un cuore. Per chiudere a doppia mandata e mettere in una cassaforte inespugnabile un amore. Semplicemente per dire tanti auguri a una persona cara senza dannarsi l'anima alla ricerca di un regalo originale. Una serenata, insomma. Facile a dirsi, facile anche a farsi. Ovviamente anche per chi con violini, musica e parole non ha feeling. Facile persino a Genova, alla faccia di chi dice di quelle facce un po' così, di quei musoni chiusi, di quegli orsi che certe cose sono private e guai a metterle in piazza. Tanto per fare esempi concreti, basta pensare a cosa è capitato ieri sera in una piazza del ponente cittadino, quando una ragazza ha sentito entrare dalla finestra (lasciata aperta da un «complice») le note di due canzoni per lei davvero... speciali. Canzoni dedicate, scelte appositamente da un ragazzo in trepidante attesa degli effetti sperati.
Una serenata su commissione, che ha trasformato un terrazzino al primo piano in un balcone degno della più bella Giulietta. Proprio come è accaduto già altre volte in questi giorni di festa nella nostra città. Dove il fenomeno si sta allargando, dopo essere nato appena un mese fa a Milano. Un fenomeno nato per gioco, o meglio, nato per amore. Perché l'idea di tornare a dire queste cose con una serenata è venuta a Camillo, violinista professionista milanese diplomato al conservatorio Giuseppe Verdi con un curriculum formato nelle principali orchestre nazionali, che ha conquistato la sua Anna con un brano di Tchajkovsky. Storie d'altri tempi, eppure così attuali, che ad ascoltarle adesso infiammano ancora cuori e fantasia. Tanto che Barbara, un'amica della coppia, ha subito suggerito di trasformare l'idea in un servizio vero e proprio a disposizione di chi non riesce ad accordare le proprie mani con la melodia meravigliosa che vorrebbe suonare il cuore.
È nato così sviolinati.it, il sito di serenate per tutti. È nato e ha subito colpito nel segno. Davanti al Castello Sforzesco o in altri angoli suggestivi di Milano sono risuonate le note di Camillo, sono sgorgate le lacrime emozionate di chi ha ricevuto il «regalo» speciale, sono apparsi i punti interrogativi (e poi quelli esclamativi) dai fumetti dei passanti incuriositi (e poi affascinati) dalla novità. I media ci hanno messo poco a scoprire la cosa. Anche Virgin Radio ha dedicato un servizio speciale su Camillo e Anna. A Genova il giorno dopo è stata Radio Babboleo a segnalare sviolinati.it e le prenotazioni sono fioccate subito. Con un piccolo record tutto genovese. «Può sembrare strano, ma le serenate sono davvero cambiate - confida Anna anticipando con un sorriso che è in arrivo una novità curiosa -. Oggi sono le donne a chiedere le serenate per fidanzati, mariti, compagni. Una volta una ragazza l'ha chiesta per fare gli auguri alla sorella. A Genova finora sembrava confermata questa esclusiva di romanticismo in rosa. Invece proprio l'ultima richiesta (quella trasformata in realtà ieri sera, ndr) è arrivata da un ragazzo, che ha sfatato un po' questo tabù».
E che le serenate si adeguino perfettamente ai tempi lo rivela anche un altro dettaglio certo non insignificante. Le note che escono dal violino di Camillo non sono solo quelle di Tchajkovsky.

Con un archetto, uno spartito suggerito da una qualsiasi canzone d'amore e un ritmo che può arrivare alla pop music o al jazz si possono pizzicare le corde di ogni cuore. E gli sviolionati hanno dimostrato che a Genova - non sono solo parole, parole, parole - le rose e i violini c'è ancora chi ha voglia di sentirseli raccontare.

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