Idv spaccata anche in Municipio: uno resta, un altro va nel «misto», un terzo ci riflette

(...) A me non piace, nè per il rispetto che comunque si deve agli avversari, nè per il rispetto che comunque si deve ai morti.
Ma, a parte questi problemi linguistici ed estetici, credo che il dato principale che esce dalle primarie in Liguria, sia - una volta di più - il fatto che la nostra regione è la più diretta erede del vecchio Pci, degli apparati, del partito-dio e del dio-partito, esattamente come scrivevo qualche giorno fa. Qui, non c'è nemmeno il sogno di un Renzi che venga e cambi tutto. Qui, va tutto bene così. Il 70 per cento di preferenze per Bersani a Crevari, che è un posto magnifico, ma è soprattutto il feudo del consigliere regionale Valter Ferrando, fedelissimo burlandiano, parla chiaro. Così come parla chiaro il fatto che in città Bersani abbia vinto in tutti i quartieri, tranne tre. E anche i tre sono significativi: Matteo Renzi ha prevalso nel seggio di Albaro, dove l'ha votato anche un leghista illuminato come il capogruppo in Municipio Medio-Levante Renzo Di Prima; nel seggio di Portoria al Ducale, dove votavano alcuni elettori di Castelletto e nel seggio di Carignano. Stop, fine. Tutti gli altri quartieri, compresi quelli dove le persone si lamentano da mattina a sera perchè ritengono di essere amministrati male, hanno ridato la fiducia all'apparato del Pd. E la quadratura del cerchio è l'annuncio ufficiale del sindaco Marco Doria di aver votato al primo turno per Vendola e di tornare a votare al ballottaggio per Bersani. Non c'erano dubbi.
Ma dati significativi arrivano anche dal resto della regione. E danno anche «i voti» ai renziani. Promossissimo il consigliere regionale Alessio Cavarra, l'unico fra Parlamento e Regione ad appoggiare Renzi, che ha ottenuto ottimi risultati in val di Magra e soprattutto a Sarzana, battendo il sindaco Caleo. E promosso molto bene anche il sindaco di Cairo Montenotte Fulvio Briano, che ha portato in dote a Renzi i voti e il rispetto dei suoi concittadini.
Chi, invece, perde pesantemente è il sindaco di Savona Federico Berruti che pure era il leader regionale delle truppe renziane. E, invece, in casa, il tonfo del primo cittadino è pesantissimo con venti punti percentuali di distanza fra Renzi e Bersani, con il segretario che quasi doppia in numeri assoluti il primo cittadino di Firenze.

Un dato che, inevitabilmente, dovrà far riflettere anche sul ruolo di Berruti.
Insomma, dai dati sulle primarie in Liguria esce riscritta una geografia interna al Pd molto significativa. Con un'unica certezza: la Liguria è la regione più «rossa antica» d'Italia, Non è una bella certezza.

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