Imprenditori e artigiani i più colpiti da questa crisi

(...) per tutti questi. Nessuno fa manifestazioni, nessuno blocca le strade, nessuno capisce che questa crisi è identica, se non più grave, della crisi dell'Ilva. Eppure, per l'Ilva si indignano, anche giustamente, soprattutto dopo il mancato dissequestro dei coils già pronti, in molti. Per le 55 piccole imprese di Sampierdarena, invece, solo silenzio.
E tutto questo è ancora più grave se si considera che, negli ultimi tempi, si moltiplicano i casi di lavoratori vessati dai controlli. Intendiamoci, qui nessuno ce l'ha con i controllori dell'ispettorato del lavoro, che fanno correttamente il loro mestiere e fanno rispettare le leggi. Così come nessuno incita a violare le leggi. Una legge ingiusta si combatte, si fa di tutto affinché venga cambiata, ma si rispetta.
Quello che chiediamo, però, è che non si approvino più leggi ingiuste. E, se ci sono, si cambino. I legislatori a Roma servono a questo e, se facessero davvero e bene questo, in un attimo verrebbero spuntati tutti gli argomenti contro «la Casta». Di fronte a un buon lavoro, si perdona tutto. Di fronte a un pessimo lavoro, ogni pagliuzza diventa trave.
Insomma, servirebbero buone leggi. E, dove queste non ci sono, servirebbe buonsenso per interpretarle e applicarle. In fondo, è la solita vecchia storia del Vangelo, Marco 2,27: «Il sabato è stato fatto per l'uomo e non l'uomo per il sabato». Che significa che la legge è per l'uomo e non viceversa.
Invece, spesso, assistiamo al contrario. E racconto due piccoli episodi che, a mio parere, sono proprio l'esempio tipico della guerra ai piccoli imprenditori, a chi rischia del suo, così come mi sono stati riferiti. Episodi recentissimi. Il primo è accaduto a San Teodoro, proprio in una carrozzeria, dove un controllo ha trovato un figlio che aiutava il padre, che si era fatto male e quindi non poteva lavorare. Niente da fare: supermulta di 3000 euro o giù di lì e chiusura dell'esercizio per una settimana abbondante.
Stessa storia, solo con il ribaltamento parentale, in via dei Macelli di Soziglia dove un padre, salumiere per una vita, è andato a dare una mano al figlio. Controllo pure lì e supermulta anche per loro. Padri e figli, un aiuto in famiglia.
Ribadisco: ho sempre e comunque un sacro rispetto per la legge.

Ma, a mio parere, il massimo effetto di tutto questo sarà che le attività in questione chiuderanno, creando nuovi disoccupati e nuove richieste di aiuto allo Stato e ai servizi sociali. O, nel migliore dei casi, fattureranno di meno, pagando meno tasse. E allora conviene?
Ecco, non c'è solo l'Ilva. La nostra battaglia è anche per tutti questi, dimenticati da tutti.

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