Sei disabile e hai diritto al contrassegno per il posteggio riservato agli handicappati? Mettiti in fila, aspetta il tuo turno e paga 5 euro. Così succede a Genova, unica città in Italia, dove il Comune ha dato disposizioni chiare a Genova parcheggi per il rilascio del tagliando che permette di parcheggiare nelle zone di sosta tratteggiate di arancione: a presentarsi allo sportello non può più essere un parente o un delegato del titolare del tagliando, ma solo l'interessato. Quindi, se il tagliando servisse alla figlia di una signora di 95 anni con difficoltà motorie per portarla da casa ad effettuare delle visite mediche, la donna ultranovantenne dovrebbe arrivare fino in viale Brigate Partigiane e salire nell'ufficio preposto per dimostrare la propria disabilità.
Una scelta che viene contestata dalle associazioni dei portatori di handicap e che è stata portata all'attenzione del consiglio comunale dal capogruppo della Lega Nord Edoardo Rixi: «Ho presentato un documento tecnico che impegnava il sindaco e la sua giunta a rivedere le disposizioni di Genova Parcheggi legate al rilascio del Cude (Contrassegno Unico Disabili Europeo, ndr) e che discriminano molto, con le ultime novità apportate al procedimento di rilascio, i diversamente abili genovesi - racconta Rixi -. La maggioranza al governo della città ha respinto con 16 voti contrari, 12 favorevoli e 7 astenuti, Lista Doria e Cinque Stelle, il provvedimento». Bocciato, bloccato un semplice atto che chiedeva un attenzione maggiore verso i disabili, con l'assoluto silenzio della giunta che non si è espressa nel merito: «Ancora una volta la politica della giunta dei diritti e degli ultimi ha ritenuto di non sostenere i proprio cittadini diversamente abili - continua il consigliere comunale della Lega Nord -. La Giunta dei diritti continua a negarli a chi ne ha veramente bisogno: alle parole continuano a non seguire i fatti. Agli slogan mediatici segue solo l'indifferenza verso i propri cittadini. Alle mille attenzioni per rom, sinti, caminanti e illegali vengono invece negati interventi che eviterebbero di relegare i genovesi più sfortunati in un'emarginazione sociale dettata dalle proprio istituzioni».
Uno scandalo a cui Rixi ne aggiunge altri dovuti alla mancanza di parcheggi per handicappati in diverse aree della città dove la sosta è a pedaggio: «Piazza della Vittoria, gestita da una società privata, è la riprova di quanto le cose non funzionino. Non sapete quante lamentele ricevo da disabili che vengono multati perché sostano senza pagare nella zona, ma non hanno a disposizione parcheggi riservati. Da consigliere comunale mi vergogno per questa situazione».
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