Perché lo stadio alla Fiera può essere un'idea vincente

(...) della Foce e di Carignano dove dovrebbe sorgere il nuovo impianto; architetti; tecnici della fattibilità economica e, ovviamente, anche i politici che dovranno decidere, dal sindaco Doria ai consiglieri comunali e regionali che hanno voluto dire la loro, fino ovviamente ai semplici lettori, la nostra ricchezza più grande. E, proprio perchè - misurando i centimetri quadrati di giornale dedicati al progetto dello stadio - ci sono state finora più voci contrarie che favorevoli, oggi butto sul tappeto alcune delle motivazioni che giustificherebbero il nuovo stadio. Ma sempre in modo laico, senza verità precostituite. E, soprattutto, discutendo sui fatti. Non su dogmi.
A partire dal ruolo della Fiera: la demolizione del palasport, fonte di enormi costi; il ripensamento del Nautico solo con l'uso del padiglione azzurro di Jean Nouvel e delle aree a mare, secondo il progetto reso noto la scorsa settimana dal presidente di Ucina Anton Francesco Albertoni; il recupero del palazzo ex Nira; la demolizione delle aule attualmente impegnate dalla facoltà di ingegneria e di parte del padiglione C. Credo siano tutte scelte che migliorerebbero il padiglione fieristico, ormai obsoleto e inadatto agli scopi attuali. Così come la nascita di una struttura che vedrebbe lo stadio collegato al padiglione azzurro con una passerella e, attorno allo stadio stesso, musei sportivi, grandi palestre, punti di ristorazione di livello e tutto quanto fa sport. Insomma, non l'ennesimo centro commerciale, non una Fiumara bis.
Ecco, se tutto questo, molto bello nel libro dei sogni e molto da verificare punto su punto, fosse vero, mi parrebbe un'ottima soluzione. Anche per salvare una Fiera di Genova - che resta comunque un valore per la città - sempre più boccheggiante e con i dipendenti a rischio di cassa integrazione. Così come mi piacerebbe se lo stadio diventasse uno dei punti di passaggio di quella che abbiamo raccontato come «la passeggiata più bella del mondo», da corso Italia al Porto Antico, aprendo anche il percorso pedonale per scoprire tutte le aree dietro via dei Pescatori e quelle oggi occupate dalle riparazioni navali. Per le quali si era parlato della possibilità di percorso ciclopedonale proprio in aree portuali. Idea, come spesso accade a Genova, presentata con squilli di tromba e poi svanita nel nulla.
La butto lì in modo molto suggestivo, forse troppo. Ma potrebbe essere un «Porto Antico bis». Cioè un'area attualmente nascosta ai comuni cittadini che lavorano in porto e separata da un muro dal resto del mondo. Ma se la stessa area, invece, diventa accessibile - senza ovviamente pregiudicare il lavoro delle imprese che operano lì attorno - è come raddoppiare la ricchezza. E far cadere il muro, significa cambiare Genova, proprio come cambiò grazie all'intuizione di Renzo Piano e all'Expò che restituì il mare ai genovesi, raccontando loro che oltre Caricamento c'era dell'altro.
E poi, diciamoci la verità. Non è che, oggi, così come sono, sia piazzale Kennedy, sia via dei Pescatori, sembrano destinate a diventare patrimoni dell'Umanità tutelati dall'Unesco. E, quindi, ben sistemate e rese gradevoli, possono essere certamente un vantaggio per la città.
Ultimo punto, ma certamente non ultimo di questi tempi, è il fattore occupazionale. Secondo i calcoli della società che ha proposto il progetto «stadio alla Fiera» alla Sampdoria, oltre ai posti di lavoro durante la costruzione del progetto, ne verranno creati almeno altri duecento a supporto dello stadio. Che, sempre secondo questi conti, starà in piedi economicamente non «al posto» del Ferraris, ma «insieme» al Ferraris, che resterebbe il campo del Genoa.
Detto tutto questo, dico anche che mi sembrano ancora nebulosi i calcoli trasportistici e di traffico sulla possibilità di Carignano e della Foce di assorbire le auto degli spettatori. Certamente, anche in questo caso, va studiato un accesso alla Fiera da Ponente, magari con una rampa dedicata della Sopraelevata, e - anche in questo caso - una risistemazione viabilistica di via dei Pescatori. Mentre è un finto argomento quello della concomitanza con il Nautico, visto che è possibile chiedere a inizio campionato alla Lega di giocare fuori casa due partite consecutive.

Quindi, da questo punto di vista, non c'è alcun problema.
Insomma, signori, il catalogo è questo. A voi, con gli elementi di oggi e quelli dei giorni scorsi, la gioia di farvi un'idea. Non di farvela imporre. Da nessuno.
(9-continua)

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