(...) La novità di quest'anno, semmai, è quella che è andata in scena una «sinergia», sempre per parlare come quelli che parlano bene. E cioè il successo della spedizione è stato garantito anche dal «vendi tre, paghi uno».
Oddio, Franco Aprile, il capo di Liguria International è uno raffinatissimo, che non uscirebbe mai di casa con una cravatta senza le cifre, e quindi non userebbe mai un linguaggio da discount o da volantino delle offerte al supermercato. Io che, invece, quei volantini me li leggo sempre volentierissimo come se fossero Guerra e pace, apprezzo molto. E cioè la Regione e le sue strutture alleate, la partecipata Liguria International, l'agenzia turistica In Liguria e Confartigianato Liguria hanno messo insieme in un'unica spedizione (e con un unico costo) tre settori d'eccellenza ligure: il classico agroalimentare, che tira sempre moltissimo, anche se - comprensibilmente - nella trasferta svizzera sono stati tolti alcuni settori, come la produzione di cioccolato; le eccellenze della moda, con tanto di sfilata, e il turismo.
Insieme a olio, pesto, pasta di olive, pigato, vini, golosità varie e vestiti, la comitiva ha esportato il francese dell'assessore regionale al Turismo Angelo Berlangieri, fra i migliori della squadra burlandiana, che insieme a un consigliere Pd dinamico come Sergio Scibilia si è trasformato in Cicerone delle bellezze di Genova e della liguria.
E lo stesso Scibilia, in particolare, ha illustrato la linea ferroviaria Nizza-Ventimiglia-Cuneo, quella che per lui è il «treno delle meraviglie» che, attraverso treni charter collegati con la Svizzera, può costituire un'offerta turistica che colleghi il mare alle Alpi.
Mentre raccontavano tutto questo, gli interlocutori elvetici sono rimasti a bocca aperta nel momento in cui le diapositive hanno mostrato «Area 24», la pista ciclabile a picco sul mare nell'estremo ponente. Perché una cosa del genere è unica al mondo. Il problema è che, spesso, non lo sanno nemmeno a Diano Marina.
Insomma, a Ginevra la Liguria ha venduto le sue eccellenze. Ma soprattutto, per l'ennesima volta, la squadra di Confartigianato, il presidente Giancarlo Grasso e il segretario Luca Costi, ormai una coppia di fatto, che non ha solo il merito storico di aver portato fra gli artigiani l'ex miss Muretto Lia Popescu, che aveva espresso la volontà di misurarsi con un lavoro che richiedesse capacità oltre che bellezza. La seconda è indubbia, sulla prima ha vinto lei.
La vittoria degli artigiani è quella di aver fatto cadere per l'ennesima volta non il Muretto, ma il muro. Quello di chi non riesce a capire che gli artigiani, come tutti i piccoli imprenditori - anche e soprattutto quelli del settore agro-alimentare, che guida le esportazioni italiane - sono la spina dorsale del nostro Paese.
Gli italiani non sempre capiscono questi piccoli eroi quotidiani. Gli svizzeri li hanno immediatamente compresi. Chapeau. (La traduzione, poi, la chiedete a Berlangieri).
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