Quelle facce un po' così da genovesi illustriGalleria di ritratti del pittore Elio Vigna

Chi c'è e chi non c'è. Il tormentone, se così vogliamo chiamarlo, è in parte già iniziato, complice la curiosità dei genovesi, poco prima di Natale. Quando, nella vetrina di via David Chiossone 14 r che prima ospitava Rocca e poi dei corsi di sartoria, ha fatto capolino su mura fresche di tinteggiatura una mostra. Di ritratti.
Tutti inconfondibili, a partire dal primo al centro che intercetta, dalla vetrina, lo sguardo del passante. Su una quinta scarna, in giacca scura, cravatta e camicia bianca lo sguardo fisso, mezzo maestro mezzo imbronciato, non lascia adito a dubbi: è il sindaco Marco Doria. «È tutto nato dal mio amore per la storia e per Genova. Dopo una visita ai nostri musei mi sono chiesto: perché non c'è una galleria che racconti chi è Genova oggi?» spiega Elio Vigna, l'artista-architetto autore di questi Ritratti genovesi. Una «risposta artistica alla domanda chi guida la città», quindi.
Accanto al sindaco in carica incontriamo anche due ex, Pericu e Sansa: poco distanti Scajola e Burlando.
A far loro compagnia un primissimo piano di Berneschi e, uno di fronte all'altro, tra i pochi ad abbozzare un sorriso, il Cardinale Bagnasco e Don Gallo. Non mancano, tra i 41 ritratti in mostra di questa «pinacoteca contemporanea», Paolo Odone e ancora Cosulich, Garrone, Costa e Viziano. Paolo Villaggio e Renzo Piano, ma anche Mario Paternostro. Svelarli tutti non si può e non si deve. Certo non sfuggirà ai visitatori più attenti la scarsità di quote rosa, ridotte al duo Pinotti-Armella.
Da fondi cromatici materici ma privi di profondità si stagliano volti e busti che si offrono a uno sguardo diretto, frontale: «ho sempre dipinto ritratti perché rendono felici le persone» spiega Vigna, classe 1950, genovese d'adozione. «Lavoro a questo progetto da aprile: ho usato fotografie scaricate dal web come traccia». Nessuno dei protagonisti ha quindi posato per i dipinti e chissà quale sarà la loro reazione. «Entrano, curiosano e se non ci sono domandano come mai: qualcuno ha già commissionato il proprio ritratto» confessa Luca Marletto. Fino a ieri imprenditore immobiliare da oggi gallerista: «È sempre stato il mio sogno e ora, con la crisi del mattone, c'è bisogno di nuove idee; inaugurazione ufficiale a febbraio».


Per quella data saranno forse pronti alcuni nuovi ritratti che andranno a completare questa galleria dei genovesi che contano: «sto lavorando a Marta Vincenzi e a Eugenio Pallestrini» sfugge a Vigna. Inutile sperare nell'omaggio. Prezzi dichiarati da 5 a 10 mila euro. Se in base al formato, alla carica o al prestigio a voi scoprirlo.

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