Salta la tassa sullo shopping che «aiutava» il commercio

(...) per giustificare il ticket nelle «isole azzurre» anche in giornate festive. La Genova Parcheggi, insomma, dovrà accontentarsi del «bottino» riscosso cinque giorni fa. L'«esperimento» non sarà ripetuto. Ieri l'amministrazione Doria ha cancellato la sua stessa delibera restituendo ai genovesi almeno qualche minuto di gratuità. «La giunta ha deciso di revocare la delibera con cui era stato esteso alle domeniche, limitatamente al periodo natalizio, il pagamento a tariffa ridotta, della sosta nelle “isole azzurre” - sono le parole di conferma dell'assessore comunale al Traffico, Anna Dagnino -. La decisione è maturata sulla base della parziale sperimentazione della prima domenica e del parere manifestato dalle categorie più direttamente coinvolte».
Peccato che la settimana scorsa, quando la stessa Dagnino aveva annunciato il provvedimento, il dubbio fosse già venuto. Il Giornale aveva chiesto spiegazioni all'assessore allo sviluppo economico Francesco Oddone, per far notare come una simile delibera avrebbe creato problemi al commercio e avrebbe rischiato di danneggiare un settore già sotto pressione per la grave crisi. Ma l'assessore aveva replicato ribaltando la cosa, facendola passare addirittura come una grande idea in favore dei negozianti. Un concetto che ieri ha provato a ripetere la sua stessa collega Dagnino: «L'intento della delibera era favorire il massimo di rotazione nei parcheggi nel periodo degli acquisti agevolando in questo modo le attività commerciali in un momento di particolare difficoltà economica». Peccato che, se si vuole aiutare una categoria, in genere si debba ascoltare le richieste che questa avanza, non decidere cose che sono palesemente osteggiate dalla stessa.
Infatti proprio il Giornale aveva fatto quello che non ha fatto la giunta Doria: ha alzato il telefono e ha chiesto ai rappresentanti delle categorie che si intendevano «favorire». Non c'era voluto molto a capire la forte contrarietà della presidente di Confesercenti, Patrizia De Luise. Quale fosse la posizione dei negozianti, in ogni caso, il Comune la conosceva sabato 8 dicembre, quando nel servizio del Giornale era espressa più che chiaramente. Eppure Tursi domenica scorsa ha tirato dritto, e ha incassato la prima rata della tassa sullo shopping. C'è peraltro da rilevare come dal resto del mondo della politica non è che ci sia stata quella grande attenzione al problema. Solo l'ex dipietrista Franco De Benedictis ha provato, invano, a sollevare la questione in consiglio comunale, mentre l'unica altra voce politica che si è levata contro il Comune è stata quella di Mario Troviso di Forza Nuova.
Per il resto, silenzio. Fino a ieri.

Quando l'assessore Dagnino ha dovuto ammettere che «di fronte alla diversa valutazione che le stesse organizzazioni degli esercenti hanno rappresentato all'amministrazione comunale, la giunta ritiene opportuno, nell'immediato, reintrodurre la gratuità del parcheggio domenicale». Per evitare perdite di tempo e un primo prelievo dalle tasche dei genovesi, sarebbe bastata una telefonata. O al limite, la lettura del Giornale di sabato scorso. Certo, la giunta non poteva non sapere.

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