Genzano Bambino di tre anni annega in piscina

TRAGEDIA Era dentro casa assieme alla madre quando è uscito da solo in giardino ed è affogato nell’acqua

Quella piscina troppo grande per lui era il suo giocattolo preferito, magnetico e quasi magico, un angoletto di blu in mezzo al verde dei Castelli romani. Ma Giuseppe, 3 anni appena, in quella profonda vasca d’acqua scavata all’interno del suo giardino ha trovato la morte, è annegato. È successo ieri mattina a Genzano, intorno alle 9.30, in una villetta in via Giullo, dove una tragica fatalità ha spazzato via la quiete di un pigrissimo sabato d’estate.
Il padre del piccolo era uscito per fare delle commissioni e in casa c’era soltanto la madre. Lei era impegnata nei lavori domestici, il bimbo rimaneva nei paraggi. A un certo punto la donna, 31 anni, lo perde di vista per un paio di minuti: se ne accorge e inizia a cercarlo. Guarda in ogni stanza e non lo trova, allora decide di uscire fuori: nota che il cancelletto che dà sulla tranquilla strada periferica è aperto, allora pensa che Giuseppe sia uscito dalla villa. Percorre tutta via Gullo fino ad arrivare a una piazzetta a poche decine di metri, ma del bambino proprio non c’è traccia. All’improvviso un brivido la scuote: si ricorda della piscina, si gira indietro, torna sui suoi passi a tutta velocità, entra nel giardino e fa la macabra scoperta. Vede il figlio nell’acqua. Immobile. Avvicina a sé quel corpicino che già ha smesso di dare segni di vita e tenta di rianimarlo. Arrivano i soccorsi, i carabinieri e il 118, il piccolo viene portato subito in ospedale a Velletri ma è troppo tardi. Per Giuseppe non ci sono più speranze.
Racconta Marco Piras, comandante della compagnia di Velletri, intervenuto sul posto insieme con i militari della stazione di Genzano: «La donna era sotto shock, non riusciva nemmeno a parlare. Più tardi l’ha raggiunta il marito e sono arrivati anche alcuni parenti. È stato un incidente domestico». Anche se il magistrato ha deciso di sequestrare l’area, infatti, non ci sono al momento responsabilità penali nei confronti della donna. E la salma del piccolo è stata restituita alla famiglia per consentire l’organizzazione dei funerali. Quella di ieri è la seconda tragedia del 2009 che si è verificata in una villetta di Genzano ed è costata la vita a un bambino: il 13 febbraio scorso è morto Alessandro Manzi di 10 mesi, dopo essere stato aggredito dal suo cane, un mastino napoletano.

L’animale si era avventato sul piccolo, ferendo anche la nonna che aveva cercato di salvarlo. I genitori, sentendo le grida del loro unico figlio, erano usciti in giardino tentando di soccorrerlo e portandolo successivamente al nosocomio di Velletri, ma anche in quel caso non ci fu nulla da fare.

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