Germania, il video dell'afgano con l'ascia: "Vi combatterò fino alla morte"

L'agenzia di stampa dell'Isis diffonde il video del 17enne aghano che ha ferito 4 persone su un treno in Germania: "Sono un soldato dell'Isis". Nella sua stanza la bandiera del Califfato

Germania, il video dell'afgano con l'ascia: "Vi combatterò fino alla morte"

Un video registrato con il cellulare, una sorta di testamento dell'attentatore afghano di 17 anni che ieri sera ha ferito a colpi d'ascia 4 passeggeri di un treno in Baviera diretto a Würzburg. È stata l'agenzia di stampa dell'Isis "Amaq" a pubblicare il video di Muhammad Riad, 17 anni. Il ragazzo afghano parla del Califfato, di Al Baghdadi, afferma di essere un soldato dell'Isis e di essere pronto a compiere un attentato in Germania.

Il video diffuso dall'Isis

Riad ha in mano un coltello. Lo agita in aria minacciosamente. "Farò un attentato suicidia in Germania", dice. Come poi ha fatto davvero. Mentre parla, si interrompe spesso. Guarda oltre la telecamera come se qualcuno gli suggerisse cosa dire per essere un ottimo guerriero della jihad. L'intercalare è sempre lo stesso: "Se Dio vuole", Inshallah. Poi conclude: "Vi combatterò fino a quando il sangue mi scorrerà nelle vene". (Guarda il video)

Il sangue nelle sue vene, però, non scorre più. Subito dopo l'attacco è stato abbattuto da un commando della polizia tedesca. Aveva appena colpito con una accetta quattro persone, ferite gravemente. Un'altra ha riportato solo lievi danni mentre 14 persone sono sotto choc. L'immagine della mattanza nel treno ha scosso il Paese di Angela Merkel.

La rivendicazione dell'Isis

Secondo quanto si apprende, il ragazzo aveva appena saputo che un suo amico era morto in Afghanistan e per questo avrebbe deciso di vendicarlo. A dirlo è stato il magistrato Erik Ohlenschlager. Nella sua stanza è stata trovata una bandiera dell'Isis e lo Stato Islamico non ha mancato dirivendicare l'attacco jihadista. "L'autore dell'operazione eseguita a colpi d'ascia in Germania è uno dei soldati dello Stato Islamico" - si legge nella rivendicazione apparsa sui siti dell'Isis - Ha effettuato la sua operazione rispondendo agli appelli che incitavano a colpire i Paesi della coalizione che combatte lo Stato Islamico".

La radicalizzazione in casa

Le prime indagini nella stanza del 17enne hanno permesso di trovare anche un testo scritto in Pahsto su cui forse Riad si è auto-radicalizzato. Non solo. Tra i documenti è stato ritrovato anche un biglietto "d'addio" per il padre. Forse un modo per comunicare che avrebbe commesso l'atto terroristico suicida.

Il ministro dell'Interno della Baviera, Riad non era un radicale e "andava raramente in moschea". Era un profugo, ospitato da una famiglia dopo essere arrivato senza genitori in Germania. Aveva vissuto in un centro di accoglienza a Ochsenfurt, nella provincia di Wuerzburg.

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