L'Uiga è il gruppo di specializzazione che opera nell'ambito della Federazione nazionale della stampa, sin dagli anni '50 e che conta oltre 200 soci. L'assemblea dell'Uiga, svoltasi a Milano, ha eletto il nuovo Consiglio Direttivo che resterà in carica sino al 2014. Ne fanno parte i giornalisti: Nicola Danilo Bonetti (Vicepresidente), Paolo Pirovano (Vicepresidente), Silvano di Varmo (Segretario), Alessio Ribaudo (Vicesegretario), Alfonso Rizzo (Tesoriere), Dario Pennica (Consigliere), Corrado Canali (Consigliere) Marina Terpolilli (Consigliere). Quest'ultima, direttrice della rivista «Ecocar», è la prima donna, nella lunga storia dell'Uiga, a essere eletta nel Consiglio Direttivo.
«La conferma alla presidenza per il prossimo mandato mi onora e ringrazio chi ha deciso di accordarmi nuovamente la fiducia - ha spiegato Pierluigi Bonora, vicecaporedattore de "Il Giornale" - ma sono particolarmente felice che nel nuovo direttivo ci siano quattro new entry come Corrado Canali, Dario Pennica, Marina Terpolilli e Alessio Ribaudo. Un segno di rinnovamento e speranza per il futuro».
Subito dopo l'assemblea si è riunito il nuovo consiglio che ha già abbozzato una prima scaletta delle priorità da affrontare. «Voglio proseguire con decisione - ha continuato Bonora - nell'operazione di avvicinamento alla Uiga di giovani colleghi e colleghe. L'elezione di Marina Terpolilli e Alessio Ribaudo (33 anni) dimostra chiaramente che non siamo più un gruppo conservatore - che mantiene comunque al suo interno un grande patrimonio di conoscenze e professionalità costituito dai colleghi più anziani - e che è giunto il momento di fare da chioccia per aiutare i giovani giornalisti del settore a diventare i cardini dell'Uiga del futuro. Futuro che passa anche per l'aggiornamento professionale degli iscritti.
Intendiamo far partecipare più attivamente la base associativa alle attività del Consiglio e alle decisioni da prendere, e vogliamo rafforzare i rapporti con la Fnsi, al cui Presidente è stata inviata una lettera, chiedendo più attenzione nei nostri confronti, e alla quale segnaleremo i disagi di molti nostri associati che stanno subendo sulla propria pelle le conseguenze della crisi dell'editoria.
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