Giovane polacca in fin di vita dopo tre coltellate

Una telefonata anonima ha avvisato il 118. L’agguato in una zona frequentata da prostitute

Tre coltellate per uccidere. Al fegato, ai reni e all'addome. Poi l'aggressore scompare nella pioggia lasciando la vittima rantolante in una piazzola di una stazione di servizio di viale delle Industrie a Monza. Così l'hanno trovata i medici dell'ambulanza del 118 chiamati da una telefonata anonima. La donna, dall'apparente età di 25 anni, ha avuto solamente il tempo di dire di essere di origini polacche, poi è svenuta. Ora è ricoverata in prognosi riservata al pronto soccorso dell'ospedale San Gerardo di Monza. I medici temono per la sua vita.
Tutto è iniziato poco dopo la mezzanotte tra giovedì e venerdì. Una telefonata al centralino che «governa» le ambulanze della terza città della Lombardia. Poche parole, una sola frase: «C’è una donna ferita in una stazione di servizio in viale delle Industrie». La zona è frequentata durante le ore notturne da prostitute e travestiti che si contendono il territorio a suon di botte. Quando arriva l'ambulanza a terra c'è una ragazza carina in un lago di sangue. Con le mani si comprime l'addome e grida dal dolore. Tre coltellate affibbiate con una lama molto affilata e con rabbia. Per uccidere appunto.

Le indagini affidate al commissariato di polizia di viale Romagna a Monza, sono partite dalla particolarità del luogo del fatto. Dopo aver rilevato le impronte digitali si sono dati da fare per ricostruire l'identità della vittima. Nella mattinata di ieri sono avvenuti i primi fermi utili per ricostruire la dinamica del fatto.

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