Golden Globes Stravince «The Social Network» e si prenota per gli Oscar

Los Angeles I Golden Globes, attribuiti dalla Hollywood Foreign Press Association, composta da 83 giornalisti internazionali, sono considerati la sfera di cristallo degli Oscar, visto che molti dei vincitori finiscono poi per portarsi a casa l’Academy Award. Il campione della serata di domenica è stato The Social Network, il film sulla nascita di Facebook, che ha vinto quattro statuette: miglior film drammatico, miglior regista (David Fincher), miglior sceneggiatura (Aaron Sorkin) e miglior colonna sonora (Trent Reznor e Atticus Ross). The King's Speech di Tom Hooper, il favorito della vigilia con il maggior numero di candidature, sette, si è portato a casa solo il premio per la miglior interpretazione drammatica maschile, attribuito a Colin Firth nel ruolo di re Giorgio VI in lotta contro la balbuzie. Migliore attrice drammatica è risultata Natalie Portman, la ballerina squilibrata in Black Swan di Darren Aronofsky. A sorpresa il premio come miglior attore in una commedia o musical è andato a Paul Giamatti per La versione di Barney di Richard J. Lewis, basato sul romanzo omonimo di Mordecai Richler. In campo femminile il premio è andato a Annette Bening per il film indipendente The Kids Are All Right di Lisa Cholodenko, che è stato decretato anche la miglior commedia o musical dell’anno. Migliore attore e attrice non protagonisti sono risultati Christian Bale e Melissa Leo per The Fighter di David O.

Russell, basato sulla vita del pugile Micky Ward (Mark Wahlberg, anche produttore). Il film danese In a Better World, della regista Susanne Bier, ha vinto nella categoria miglior film straniero, in cui concorreva anche Io sono l’amore di Luca Guadagnino.

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