Golpe, le tappe del caso "Ergenekon"

Nel 2008 50 fermi e indagini su una presunta organizzazione eversiva ultranazionalista che avrebbe ispirato i più clamorosi attentati degli ultimi anni: dall’uccisione del sacerdote don Andrea Santoro, a quello del giornalista armeno Hrant Dink, all’attacco al Consiglio di Stato e che forse voleva uccidere lo scrittore premio Nobel, Pamuk

Golpe, le tappe del caso "Ergenekon"

Ankara - Queste le tappe del caso Ergenekon che sta scuotendo la Turchia, dpo gli arresti di alti ufficiali accusati di voler mettere in atto un colpo di stato.

22 gennaio 2008 La polizia turca annuncia di avere scoperto una presunta organizzazione eversiva ultranazionalista autodenominatasi Ergenekon che avrebbe ispirato i più clamorosi attentati degli ultimi anni: dall’uccisione del sacerdote italiano don Andrea Santoro, a quello del giornalista armeno Hrant Dink, all’attacco al Consiglio di Stato e che probabilmente tramava per uccidere anche lo scrittore premio Nobel 2006 Orhan Pamuk. Fermate 50 persone.

1 luglio 2008 25 fermi, fra cui quattro «eccellenti». A molti non sfugge il singolare tempismo con cui l’operazione è scattata. I fermi sono stati compiuti a poche ore dall’audizione, da parte dei giudici della Corte Costituzionale, del procuratore generale della Corte di Cassazione, Abdurrahman Yalcinkaya, che ha presentato le prove a sostegno delle accuse di «attività antilaiche» da lui mosse contro il partito Giustizia e Sviluppo (Akp, filoislamico al governo).

23 luglio 2008 La polizia arresta 20 persone ritenute coinvolte nel presunto complotto per un colpo di stato da parte di ’Ergenekon’. Gli arresti sono effettuati in cinque province, da quella di Istanbul a quella orientale di Elazig.

23 settembre 2008 16 persone, tra le quali il noto giornalista Tunkay Okzan, fra i principali oppositori dell’Akp ed ex proprietario della Tv laica Kanalturk (oggi filo-Akp), vengono fermate ad Ankara, Istanbul e Smirne (Izmir).

25 marzo 2009 Il supremo tribunale penale di Istanbul dà parere favorevole all’apertura di un secondo processo a carico di altre 56 persone - oltre alle 86 già imputate per lo stesso reato - ritenute appartenenti a Ergenekon.

13 aprile 2009 18 persone sono imprigionate perchè ritenute membri di Ergenekon. Tra loro Tijen Mergen, consigliere di amministrazione di una società del gigante editoriale Dogan che pubblica il quotidiano Hurriyet, Mehmet Haberal, rettore dell’ Università Baskent di Ankara e Mustaka Yurtkuran, presidente di un’associazione ispirata agli insegnamenti laici del padre della patria Kemal Ataturk.

4 giugno 2009 20 persone, tra le quali

10 ufficiali dell’esercito in servizio, vengono fermate nell’ambito dell’inchiesta su Ergenekon.

22 febbraio 2010 «Più di 40 persone» arrestate in Turchia nell’ambito dell’inchiesta per il caso Ergenekon.

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