Siamo a metà del guado, anzi, l'abbiamo superato, e scusate se è poco visto che il fiume è quello della giustizia italiana, che da oltre trent'anni straripa o ristagna o talvolta inquina il Paese, lasciando nel pantano cittadini, imprese, istituzioni e un comune senso di legalità che dovrebbe appartenere a tutti. Oggi è in calendario l'approvazione definitiva della Riforma Nordio che dovrebbe riordinare le interpretazioni di legge e le giurisprudenze creative, quelle che, negli ultimi tre decenni, hanno invertito spirito ed effetti del Codice Penale varato nel 1989: l'avviso di garanzia che doveva tutelare l'indagato e invece lo immola sui giornali, la custodia cautelare che da eccezione è divenuta una regola che stipa le carceri di detenuti in attesa di giudizio, le intercettazioni a strascico che alimentano il gossip più che affiancarsi a fonti di prova, i reati come l'abuso d'ufficio che a tutt'ora bloccano sindaci e amministrazioni pur non sfociando quasi mai in condanna, gli appelli e i controappelli dei pubblici ministeri avvezzi a contestare le assoluzioni che non confermino il loro strapotere, questi e altri refrain della nostra giustizia unica al mondo che persino i magistrati onesti e le loro Corti giudiziarie vivevano come un eterno vento di stagione. Ma siamo a metà del guado, anzi oltre, e l'altra riva sarà definitivamente raggiunta quando la Riforma diverrà costituzionale e la separazione delle carriere tra requirente e giudicante sarà realtà, permettendo, come recita l'articolo 111, che il giudice sia imparziale ma anche terzo, in equilibrio tra le parti.
Parlare di momento storico non pare troppo, visto che la giustizia non è un qualsiasi problema, ma è il problema che li racchiude tutti, anche perché, tra mille altre cose, è un freno allo sviluppo imprenditoriale e all'attrazione di capitali esteri: è questa la giustizia che interessa agli indicatori internazionali, non quella intrisa di malanimo sociale di cui vedete cianciare nei
talkshow e negli ostruzionismi d'ufficio. C'è un Paese in cui negli ultimi trent'anni è cambiato semplicemente tutto tranne, appunto, la giustizia e la corresponsabilità di chi, nel suo sfascio, ha continuato a galleggiare.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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