Giorgia Meloni è intervenuta nel corso della conferenza Italia-Africa facendo il punto dell'attuale situazione dei rapporti. Accogliendo i rappresentanti a Palazzo Madama, il premier ci ha tenuto a sottolineare l'importanza dell'istituzione parlamentare per il nostro Paese, "pilastro della democrazia italiana". Ha, quindi, ringraziato Sergio Mattarella che ha ribadito l'importanza strategica "Del dialogo e dell cooperazione con i Paesi africani".
Gli accordi transnazionali si sono dimostrati cruciali per mettere le basi al contrasto del traffico illegale di uomini tra le due sponde del Mar Mediterraneo. Ma i rapporti con il Continente africano, ha proseguito il presidente del Consiglio, devono essere rinsaldati soprattutto per costruire un futuro concreto per il pianeta. "L'Europa e il mondo intero non possono ragionare di futuro senza tenere in considerazione l'Africa", ha detto il premier, sottolineando il ruolo fondamentale dell'Unione europea in questo processo, "la loro presenza qui dimostra quanto sia importante questo dialogo".
"L'obiettivo che ci siamo dati è dimostrare che siamo consapevoli di quanto il destino dei nostri due continenti, Europa e Africa, sia interconnesso e pensiamo sia possibile immaginare e scrivere una pagina nuova, una collaborazione da pari a pari lontana dall'impostazione predatoria ma anche caritatevole", ha proseguito Meloni. Un concetto ribadito nel suo intervento anche dal ministro degli Esteri Antonio Tajani, che ha ribadito come l'Africa sia "una priorità della politica estera italiana e della nostra diplomazia economica che chiamo 'della crescita' perché serve a noi e a voi". Il Piano Mattei che il governo teorizza fin dal suo insediamento a Palazzo Chigi è già in cantiere e, come ha spiegato il premier, "può contare su una dotazione iniziale di oltre 5,5 miliardi di euro tra crediti, operazioni a dono e garanzie".
Nel suo successivo intervento, smentendo le solite affermazioni anti-italiane della sinistra, il presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen ha fatto un plauso al piano dell'Italia: "Sono grata all’Italia, per aver posto la cooperazione con l’Africa al centro della sua politica estera e della sua Presidenza del G7. Il nuovo Piano Mattei rappresenta un importante contributo a questa nuova fase della nostra partnership ed è complementare al nostro European Global Gateway".
A gennaio si è inaugurata la presidenza italiana del G7 e Meloni non ha avuto esitazioni nell'affermare che la conferenza Italia-Africa di questi giorni "è frutto di una scelta politica estera estremamente precisa, che porterà a riservare all'Africa un posto d'onore nell'agenda della nostra presidenza". Il G7 presieduto dall'Italia, ha poi ribadito Tajani, "vuole essere fattore di stabilità e partenariato con l'Africa". E le azioni che sta compiendo il governo sono concrete e, tra le misure che verranno adottate, si prospetta anche "un nuovo strumento finanziario assieme a Cassa depositi e prestiti per agevolare gli investimenti del settore privato nei progetti del Piano Mattei".
L'Africa, ha proseguito Meloni, "è soprattutto un continente che può e deve stupire. Ma per farlo ha bisogno di essere messo alla prova e di poter competere ad armi pari nel contesto globale". Tutto questo, ha aggiunto il premier, dev'essere nell'ottica di "garantire il diritto a non dover essere costretti a emigrare, a non dover così recidere le proprie radici in cerca di una vita migliore". Per tale ragione servono investimenti per la creazione della ricchezza, che passano dalla formazione di professionisti da inserire nel mondo del lavoro ed è in quest'ottica che il governo italiano, ha rivelato Meloni, ha in progetto iun rafforzamento dei rapporti tra il sistema scolastico italiano e quello africano.
"Favorendo l'occupazione daremo un colpo decisivo ai trafficanti di essere umani che sono i nostri comuni nemici, insieme li sconfiggeremo, loro investono sulla disperazione noi sulle opportunità", ha ribadito il ministro degli Esteri.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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