
“Stiamo tutelando i nostri giovani e assicurando che i diplomi rilasciati dalle scuole siano sinonimo di reale preparazione e competenza". Il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, al termine del Consiglio dei ministri che ha approvato il decreto-legge Pnrr, ha spiegato che l'obiettivo del provvedimento è avere "una scuola seria, una scuola dove i diplomi non si regalano, che sia all’altezza delle straordinarie potenzialità dei nostri giovani".
Il decreto, per contrastare il fenomeno dei diplomifici che in un anno ha fatto registrare un incremento delle revoche della parità del 10%, stabilisce il divieto di costituire più di una classe quinta collaterale, l’impossibilità per le scuole di avviare le iscrizioni prima di essere autorizzate e l’obbligo di adottare il registro elettronico. Lo studente potrà sostenere, nello stesso anno scolastico, gli esami di idoneità al massimo per i due anni di corso successivi a quello per il quale ha conseguito l’ammissione per effetto di scrutinio finale. Il decreto legge modifica in maniera significativa il sistema di reclutamento dei docenti previsto dal Pnrr, una riforma che nasce al termine di un confronto con la Commissione europea sulla base dell’analisi dei primi due anni di applicazione del nuovo sistema.
“Compiamo un passo decisivo per garantire la copertura completa delle cattedre con docenti competenti e stabili", ha detto Valditara precisando che il ministero punta "a ridurre al minimo il ricorso alle supplenze, aumentando al contempo la stabilità del sistema scolastico". Il ministro ha spiegato che "i docenti idonei, che hanno superato i concorsi ma non hanno ottenuto il ruolo, ora potranno finalmente avere un’opportunità concreta di entrare in servizio, anche in regioni con forte carenza di personale”. Questa riforma permetterà di coprire le cattedre rimaste vacanti con i candidati idonei dei concorsi PNRR a seguito di selezione, integrando le graduatorie con i docenti che hanno raggiunto almeno il punteggio minimo nelle prove concorsuali, fino a coprire il 30% dei posti banditi. Si prevede, inoltre, che la firma dei contratti di lavoro avvenga prima della presa di servizio, rendendo così disponibili i posti non assegnati già nell’anno scolastico in corso.
Sarà istituito un elenco generale per coprire le cattedre vacanti a cui potranno accedere tutti i docenti che hanno superato un concorso dal 2020 e gli idonei dei concorsi Pnrr oltre la quota del 30% che avranno la possibilità di essere immessi in ruolo anche in regioni diverse da quella in cui hanno svolto il concorso. Il decreto prevede anche circa 820 milioni di euro per il nuovo piano per asili nido visto e considerato che la Commissione europea ha riconosciuto allo Stato italiano di aver dovuto sostenere maggiori costi a causa dell’aumento dei prezzi di realizzazione delle opere e in ragione del mantenimento dei medesimi target iniziali.
Viene, inoltre, aumentata di 1 milione di euro, per l’anno 2025, e di 3 milioni di euro, per ciascuno degli anni 2026 e 2027, la dotazione dello stanziamento attualmente disponibile per la fornitura, gratuita o semigratuita, dei libri di testo a favore degli alunni più disagiati. Un altro milione di euro è destinato per l'ampliamento dell'offerta formativa degli Its connessa ai processi di internazionalizzazione relativi al Piano Mattei.
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