L'aumento della violenza giovanile nella società e persino nelle scuole pone l'accento sull'urgenza di ridare centralità alla cultura del rispetto, a iniziare proprio dalla educazione dei nostri giovani.
Partendo dalla considerazione della realtà, e non da riflessioni di carattere ideologico, abbiamo pensato anche ad una serie di misure che vogliono restituire significato ed effettività all'autorità dei docenti, alla valorizzazione del principio di responsabilità individuale, alla consapevolezza della esistenza di doveri accanto ai fondamentali diritti del cittadino.
In questo contesto abbiamo deciso di ridare importanza alla condotta dello studente.
Siamo partiti innanzitutto dalle scuole secondarie di primo grado nelle quali, fino allo scorso anno, la valutazione del comportamento era espressa mediante un giudizio e non aveva nessuna incidenza sulla promozione. Ora anche la condotta sarà espressa con un voto, farà media con i voti delle discipline, terrà conto del comportamento tenuto dallo studente durante tutto l'anno scolastico e, se inferiore a sei decimi, determinerà la non ammissione alla classe successiva o all'esame di fine ciclo.
Abbiamo quindi affrontato il tema del rilievo del comportamento alle superiori durante i cinque anni di corso e anche ai fini della maturità. Intanto con il 5 in condotta si deve ripetere l'anno e con il 6 si è 'rimandati a settembre' dovendosi superare una verifica sulla consapevolezza dei valori di cittadinanza. Contrariamente poi a quanto scritto da qualcuno, fino allo scorso anno con il 6 in condotta si era senz'altro ammessi all'esame di Stato. Da quest'anno la valutazione della condotta degli ultimi tre anni avrà un maggior peso incidendo sul voto finale. Non solo. Chi sarà stato ammesso alla maturità con 6, e dunque con il minimo, dovrà preparare una apposita ricerca sui temi inerenti il comportamento tenuto. Nel corso del colloquio orale dell'esame dovrà dimostrare, discutendo l'elaborato, di essere consapevole delle motivazioni del giudizio ricevuto.
Un momento di riflessione e approfondimento su tematiche riguardo alle quali il comportamento assunto durante l'anno dallo studente ha evidenziato bullismo, violenza, e più in generale mancanza di rispetto verso le persone, le cose e la collettività scolastica. Infine, con regolamento stiamo anche modificando l'impianto delle sanzioni disciplinari. Al posto delle tradizionali sospensioni da scuola, che contemplavano lo stare a casa magari davanti alla playstation, prevediamo più scuola fino a due giorni di sospensione e, dai tre giorni in su, il coinvolgimento dello studente in attività a favore della collettività e della comunità scolastica: attività nelle case di riposo, nelle mense per poveri, in favore di persone in difficoltà o più semplicemente un impegno nel pulire i giardini della propria scuola.
Questo per far comprendere al ragazzo che ha sbagliato l'importanza dell'altro, della società, della regola e del rispetto verso i compagni di classe e verso i docenti. Alla fine, del rispetto anche verso sé stesso, in quanto cittadino maturo e consapevole.*Ministro dell'Istruzione e del Merito
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.