Un intervento riequilibratore. È toccato al ministero e all’ufficio scolastico regionale, rimediare all’incredibile faziosità di un evento ospitato nei giorni scorsi in una scuola media di Ferrara.
Un «laboratorio scolastico», così definito, dedicato alla guerra in Medioriente e alla storia del conflitto arabo-israeliano. Un evento con una platea di giovanissimi, e come relatori i militanti di «Ferrara per la Palestina» un gruppo che ha partecipato in questi mesi alla mobilitazione anti-Israele, immancabilmente definito come «entità sionista» e «progetto coloniale» da boicottare, su posizioni che sembrano potersi ascrivere a quel movimentismo «pro-Pal» che mostra aperta ostilità per il «sionismo» e per lo Stato ebraico, inneggiando alla «Resistenza» e alla «lotta per la liberazione» dei palestinesi. Lo stesso gruppo ospitato a scuola, oltretutto, aveva fatto parlare di sé per aver attaccato a testa bassa il sindaco Alan Fabbri, che ha raccontato di essere stato insultato e apostrofato in una piazza delle città.
Saputo del “laboratorio” ospitato alle medie (quindi in una scuola frequentata da giovanissimi) sono subito emerse le comprensibili perplessità della Comunità ebraica di Ferrara presieduta da Fortunato Arbib, le proteste dell’Unione Associazioni Italia Israele e quelle del Museo nazionale dell'ebraismo italiano e della Shoah, che ha sede proprio a Ferrara, città storicamente nota per la presenza di una Comunità ebraica che era vivace e integrata, prima di essere stroncata dalle persecuzioni e dagli orrori che hanno segnato gli anni della Seconda guerra mondiale e dello sterminio degli ebrei anche in Italia.
Il caso della scuola di Ferrara ha suscitato preoccupazione e sorpresa, comunque. E le reazioni indignate o preoccupate hanno trovato ascolto al ministero guidato da Giuseppe Valditara, che ha mostrato nei mesi scorsi di essere impegnato affinché, almeno negli istituti scolatici, si mantenga una rappresentazione equilibrata e bipartisan della “narrazione”, anche sulla guerra. Su sollecitazione del ministro e dell’ufficio scolastico regionale, dunque, la direzione della scuola si è attivata per organizzare un nuovo incontro, che tenga conto della voce della Comunità ebraica, che peraltro è molto autorevole e storicamente radicatissima in città, e tiene a sfatare pregiudizi e falsi miti su Israele.
Soddisfatta l’Unione Associazioni Italia Israele: “Accogliamo con gratitudine la rapida risposta del ministro – ha commentato la presidente Celeste Vichi – Tale misura mira a garantire che il dibattito su temi complessi come il conflitto israelo-palestinese venga affrontato in modo equo e costruttivo, offrendo agli studenti un quadro completo delle diverse prospettive”. L’UAII sottolinea inoltre “che è compito dei dirigenti scolastici vigilare attentamente sull’organizzazione di incontri nelle scuole, evitando eventi che rappresentino un’unica visione di parte, come accaduto a Ferrara”. “Tali situazioni -prosegue - non solo contravvengono ai principi di una formazione imparziale, ma rischiano di esporre le istituzioni scolastiche a interventi ministeriali e, nei casi più gravi, a sanzioni. Per fortuna, possiamo contare su un ministro attento e determinato a garantire che il sistema educativo italiano rimanga un luogo di pluralismo e correttezza”.
L’organizzazione guidata da Vichi ribadisce il suo impegno nel promuovere “una corretta informazione e nel contrastare ogni forma di unilateralità, soprattutto nei contesti educativi dove si formano le coscienze critiche dei cittadini di domani”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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