Con la legge di Bilancio ormai in cassaforte, oggi è previsto il voto in Senato, il governo Meloni fissa gli obiettivi in tema Fisco per il 2025. Due priorità: la rottamazione quinquies e la flat tax (regime forfettario) per le partite Iva da estendere fino redditi fino a 100mila euro (oggi è fissata a 85mila euro). A tracciare la rotta sui prossimi impegni dell'esecutivo è il leghista Massimo Bitonci, sottosegretario alle Imprese e il Made in Italy.
Lei è firmatario di una proposta di legge per rilanciare la rottamazione quinquies. Obiettivo raggiungibile nel 2025?
«Si, insieme al collega Gusmeroli (Lega), abbiamo depositato una proposta di legge per rilanciare la rottamazione. Credo sia una strada obbligata».
Perché?
«Abbiamo un magazzino fiscale pari 1200 miliardi di euro. Magazzino che cresce di anno in anno. Stiamo parlando di società morte, aziende chiuse, contribuenti che non riescono a mettersi in regola. Soldi che il Fisco non recupererà mai. Con la rottamazione diamo la possibilità a chi vuole uscire da una situazione di difficoltà di farlo».
Quali saranno i criteri?
«Sarà possibile estinguere le cartelle in 120 mesi, 10 anni. Ma stiamo lavorando a un'importante novità rispetto al passato».
Quale?
«Di rientrare nella rottamazione anche nel caso in cui il contribuente salti una o più rate, senza perdere la possibilità di perdere il diritto a spalmare il debito. Ovviamente saranno eliminate sanzioni, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e aggio di riscossione».
Oltre la rottamazione quale altro ambito di intervento valutate nei prossimi mesi?
«Sulla flat tax stiamo valutando la possibilità di estendere per le partite Iva il regime forfettario dall'attuale soglia degli 85mila euro anni a 100mila. Anche perché abbiamo notato che questa misura non ha prodotto, come diceva la sinistra, perdite per l'Erario. Le entrate sono le stesse, anzi sono cresciute».
Solo sul Fisco ci saranno novità?
«No, un altro settore nel quale vedremo cambiamenti riguarda l'Industria 5.0. Una grande opportunità per le imprese italiane. Opportunità frenata dalle procedure che con l'ultima manovra abbiamo snellito. Sul piatto ci sono 6.3 miliardi di euro».
E poi?
«Ci batteremo per aumentare le detrazioni fiscali per i figli».
Oggi c'è l'ok definitivo alla legge di bilancio. Come Lega quale risultato rivendicate?
«Sicuramente il taglio delle tasse. Dalla decisione di rendere strutturale il taglio del cuneo fiscale all'Ires premiale per le imprese che investono. Rivendichiamo anche l'allargamento della platea della flat tax per i dipendenti».
Sulle pensioni?
«È una grande novità. Un risultato importante la possibilità dell'uscita anticipata a 64 anni grazie al cumulo della previdenza ordinaria a quella complementare».
Per le imprese?
«Oltre al fondo di 1 miliardo e 700 milioni di euro per la garanzia statale al credito delle Pmi.
Per le micro-imprese c'è una misura che rappresenta un grande cambiamento. Daremo la possibilità alle micro-imprese di aver accesso al credito fino a 100mila euro con la garanzia statale. Sappiamo delle difficoltà delle micro-imprese di aver accesso al credito. Sarà una svolta»- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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