Sangiuliano, Boccia e il ricatto femminile

Devo confessare che sono stupito dalla capacità machiavellica di Boccia, la quale pure tenta di trasmettere all'opinione pubblica l'immagine di una persona fragile, gentile, dolce, delicata, ingiustamente ingannata dal maschio potente

Sangiuliano, Boccia e il ricatto femminile
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Direttore Feltri,
l'esposto presentato dall'ex ministro Gennaro Sangiuliano contro Maria Rosaria Boccia sembra raccontare verità profondamente diverse rispetto a quelle che in queste settimane ci ha propinato la pompeiana. Mi impressionano due fatti in particolare: la signora Boccia avrebbe conficcato le sue unghie nella carne viva dell'uomo, che ne ha riportato una vistosa ferita sulla fronte, di cui tutti ci siamo accorti quando Gennaro è apparso in tv. Certo non immaginavamo che fosse stata Boccia a procuragli quel taglio, che avrei attribuito ad una lama più che a delle unghie di essere umano. Boccia stessa, come risulta mediante la lettura delle chat allegate all'esposto, ammette quello che ha fatto e di essere stata una iena. L'altro fatto che mi sconvolge è che l'influencer abbia fatto credere a Sangiuliano di essere incinta, di attendere il figlio di lui. L'obiettivo era evidentemente quello di esercitare pressione psicologica sull'uomo, di manipolarlo, di controllarlo. Questo mi fa orrore. A volte penso che le donne non siano affatto migliori degli uomini. Forse talvolta sono persino peggiori. E lo dico da donna.

Cara Francesca,

esistono diverse forme di violenza, ad esempio c'è quella fisica e c'è quella psicologia, e nessuna di queste due è appannaggio esclusivo del sesso maschile, quantunque siano dominanti determinati stereotipi di genere, come quello dell'uomo carnefice e quello della donna vittima, che vengono difesi strenuamente dal pensiero omologato di sinistra. Nel caso di Maria Rosaria Boccia, cui tu ti riferisci, pare che la signora di Pompei fosse abile nell'adoperare senza scrupoli di sorta sia una che l'altra violenza, ovvero sia fisica che psicologica. Certo, queste condotte dovranno essere verificate e confermate dalla magistratura e noi difendiamo il principio della presunzione di innocenza, pure quella di Maria Rosaria. Tuttavia, le prove allegate alla denuncia fatta da Sangiuliano appaiono evidenti e gravi e noi abbiamo il diritto di commentarle.

Sarà arduo per Boccia smentire l'ex ministro, tanto più perché dai dialoghi scritti intercorsi tra i due emerge sia che la violenza fisica, ossia l'aggressione con le unghie con le quali Boccia ha squarciato la fronte di Gennaro, sia stata ammessa dalla donna, sia che quest'ultima abbia rivelato al ministro di aspettare un bambino proprio da lui. In questo ultimo caso, soltanto qualora Boccia riuscisse a dimostrare di essere stata effettivamente incinta o almeno di essere convinta lei stessa in quel frangente di essere incinta in seguito ad un test specifico che dovrebbe esibire, allora potrebbe fare valere la sua buonafede. In caso contrario, non potremmo che concludere che l'aspirante consigliera abbia insinuato in Gennaro questa idea, quella di divenire padre, al fine di indurlo a fare quello che lei avrebbe voluto che lui facesse o comunque per renderlo vulnerabile, ricattabile, per metterlo emotivamente sotto scacco.

Devo confessare che sono stupito dalla capacità machiavellica di Boccia, la quale pure tenta di trasmettere all'opinione pubblica l'immagine di una persona fragile, gentile, dolce, delicata, ingiustamente ingannata dal maschio potente. L'abbiamo vista in televisione composta, calma, tutta abbottonata. Certo, di carne sul fuoco non ne ha mai messa e di fumo ne ha fatto tanto, ma chi mai di noi avrebbe potuto immaginare che quella signora dall'atteggiamento compassato potesse essere in grado di tagliare con le unghie le membra di un essere umano? Ma cosa diavolo ha Boccia al posto delle dita, forse delle affettatrici o delle forbici?

Oggi vedo Gennaro Sangiuliano per quello che è: non l'ennesimo orco, o maschio tossico, che ha preso in giro una ragazza sprovveduta illudendola con il miraggio di un lavoro per portarsela a letto o per tenersela buona; bensì un maschio vittima di violenza e di manipolazione da parte di una donna tutt'altro che sciocca e credulona, una donna adulta e vaccinata, di 41 anni, la quale risulta abbia già fatto uso della strategia della finta gravidanza in passato, una donna che aveva scopi e obiettivi precisi e chiari e che si è probabilmente finta innamorata e coinvolta per raggiungerli.

Una donna che, nel momento stesso in cui si è resa conto che non avrebbe ottenuto quello che perseguiva, ha cominciato a perseguitare il malcapitato, a minacciarlo, a ricattarlo, ad esercitare pressione su di lui, arrivando al punto, presa dall'ira, di ferirlo fisicamente, cosa che nulla è rispetto all'inganno di dire ad un uomo che diventerà padre quando questo non è affatto vero.

Quest'uomo è stato divorato e sputato. E che nessuno ci spieghi che la parte debole è sempre e soltanto la femmina.

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