Carburanti, Giorgetti: "Se i prezzi aumentano valuteremo il taglio delle accise"

Il ministro ha spiegato che, nel dl approvato il 10 gennaio, esiste un passaggio che consente la riduzione delle accise in caso di aumenti dei prezzi

Carburanti, Giorgetti: "Se i prezzi aumentano valuteremo il taglio delle accise"

Continuano le polemiche sui prezzi dei carburanti dopo l'annullamento del taglio delle accise da parte del governo Meloni. L'ultimo a intervenire in ordine temporale è stato il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, che nel corso del question time in Senato, interrogato sul costo dei carburanti, ha dichiarato: "Il governo si riserva di adottare le misure di riduzione delle accise in funzione di una norma che, come avrete modo di vedere nel decreto legge approvato il 10 gennaio 2023, consentirà un'azione in questo senso da parte del governo in relazione all'incremento verificato dei prezzi dei carburanti".

Giancarlo Giorgetti, nel corso del suo intervento ha fatto notare che "salvo sporadici casi, il prezzo osservato in questi giorni è tornato ad essere prossimo a quello registrato ad inizio agosto 2022". Una precisazione importante, che spegne le polemiche, considerando che in quel periodo era ancora in vigore l'abbattimento delle accise, come misura d'emergenza, voluta dal precedente governo.

Tutta la polemica fin qui portata avanti dalla sinistra, quindi, appare quanto mai e sempre più pretestuosa in riferimento allo specifico argomento. "Soffiare sul fuoco del risentimento e della protesta con argomentazioni grottesche e fuorvianti è tipico delle opposizioni a prescindere, quelle a cui niente va bene ma tutto è utile pur di creare malessere e aizzare le piazze per racimolare consenso", ha dichiarato Gaetano Nastri, senatore questore di Fratelli d'Italia. Lucio Malan, capogruppo di Fratelli d'Italia al Senato, ha sottolineato che "che a marzo e a luglio 2022 c'è stato un prezzo ben superiore ai livelli attuali, ma chissà perchè all'epoca non se ne parlava quanto se ne parla oggi. Inoltre, dando uno sguardo al passato, già nel 2012 e nel 2014 si erano toccati livelli molto alti e - tenuto conto dell'inflazione - in tutti gli anni dal 2011 al 2022 i prezzi hanno superato quelli attuali, tranne che nel 2016".

Con un altro video pubblicato sul profilo ufficiale di Fratelli d'Italia si spiega il significato della parola "sterilizzare" presente nel programma di Fratelli d'Italia: "Sterilizzare significa che se la benzina è a 2 euro e con le tasse va a 2.50, quei 50 centesimi in più li restituisci agli italiani". Viene poi ricordato che nel marzo 2014 era a 1.7 euro: "Sapete cosa ha fatto il governo Letta? Ha aumentato le accise, misura confermata dal governo Renzi".

Prima di intervenire al Consiglio dei ministri, inoltre, il ministro dell'Agricoltura e della sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, ha spiegato che "ci saranno correttivi per agevolare chi utilizza i mezzi in termini produttivi. Alcune cose le avevamo già fatte in legge di stabilità, per salvaguardare agricoltura, pesca e autotrasporto". Il governo, come sottolineato da più parti, si sta muovendo per limitare i rincari sulla popolazione ma, come ha sottolineato Lollobrigida, "le risorse che sono state lasciate a questo governo sono sotto gli occhi di tutti, sono scritte nei numeri e quindi bisogna fare delle scelte".

L'intervento del governo ricade interamente all'interno delle linee guida dell'Unione europea, che "ha stigmatizzato interventi orizzontali come quello previsto per le accise, che era stato effettuato in una fase in cui il costo del carburante era molto più elevato". Il ministro ha quindi ricordato che "Francia e Spagna hanno fatto la stessa scelta del governo italiano", a dimostrazione che il governo si sta muovendo all'interno di un perimetro condiviso.

Inoltre, il sottosegretario alla presidenza con delega all'attuazione del programma, Giovanbattista Fazzolari, è stato raggiunto dall'Ansa e in relazione alle polemiche sul programma di governo, ha spiegato che "non c'è scritto che tagliamo le accise ma c'è scritto che all'aumentare del prezzo il maggiore introito delle entrate va indirizzato a riduzione di Iva e accise". Un concetto ben diverso da quello che la sinistra cerca di far passare e sul quale Gianbattista Fazzolari ha spiegato anche che l'attività del governo è indirizzata a un abbassamento strutturale dei costi. "È un obiettivo di legislatura quello di mettere mano alle accise e togliere quelle più antiche e grottesche.

Già un cittadino non è felice di pagarle così alte, non si può pure prenderlo in giro con motivazioni più che superate", ha spiegato il sottosegretario. L'attività del governo è orientata all'eliminazione delle accise, "provando a togliere quelle meno difendibili".

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